Avellino-Taranto: le dichiarazioni di Braglia in conferenza stampa (Serie C 2021-22)

AVELLINO-TARANTO – A poco più di 24 ore dal calcio d’inizio del match, mister Piero Braglia ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida casalinga con il Taranto, valevole per la 13a giornata della Serie C 2021-22 (Girone C). Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Avellino in vista della gara in programma allo “Stadio Partenio-Lombardi” alle ore 17.30.

Le dichiarazioni di Braglia alla vigilia di Avellino-Taranto

Queste le parole di mister Braglia alla vigilia: “Quali sono le difficoltà? Loro sono una buona squadra, hanno entusiasmo da vendere essendo una neopromossa, hanno dei giovani interessanti, è una squadra costruita bene nel complesso. Affrontiamo una squadra pericolosa, una squadra che sa quello che vuole, è una squadra importante.

Noi è dall’inizio del campionato che siamo in emergenza, cerchiamo di fare le cose che possiamo fare. Cerchiamo di lavorare sulle cose che abbiamo, sui giocatori che abbiamo, non lo so neanche io quanti giocatori possono mancare. Questa è una partita importante, ancor di più quando vieni da prestazioni e risultati positivi. Quello che conta è la mentalità e l’atteggiamento.

Il mio rapporto con il Taranto? Non ho nulla contro il Taranto, semmai contro chi gestiva il Taranto. Contro Taranto città e Taranto squadra non c’ho niente. La mia incazzatura era legata ad una persona che aveva fatto un’associazione sbagliata, coinvolgendo me e il mio staff. Dove sono stato esonerato, non ho mai aperto bocca, quindi. In quel caso cambiò anche il Presidente, quindi era legittimo fare scelte diverse.

La difesa? Vediamo, potremmo avere anche necessità di cambiare qualcosa dietro, di recuperare qualcuno, consentendogli di dimostrare il proprio valore. Chiaramente mi riferisco a Sbraga, con il quale non ho mai discusso. Basti pensare a Dossena l’anno scorso, che poi mi ha spinto a togliere uno come Miceli grazie alle sue prestazioni. A me, però, non piace pensare al passato, alla stagione passata, perché ormai è andata. Io sono legato ai risultati, loro sono legati alle prestazioni, se non arrivano queste cose si va a casa. Penso sia normale.

Carriero e Maniero? Riccardo ieri si è allenato con la squadra, Peppe no. Questa può già essere un’indicazione. Per il resto, noi dobbiamo dimostrare sul campo di meritare una buona classifica. Non dobbiamo rilassarci dopo la buona prestazione di Palermo, perché stiamo ancora qui a parlare di un pareggio. Evidentemente dobbiamo fare qualcosina in più sotto tutti i punti di vista per vincere determinate partite. Bisogna fare piuttosto che chiacchierare. Domani dobbiamo dimostrare di aver preso una strada che può dare soddisfazioni a noi e all’ambiente.

D’Angelo trequartista? Per me è un centrocampista, non un trequartista. È molto bravo ad inserirsi, è diverso. D’Angelo è un giocatore molto forte in mezzo al campo, sia a due che a tre. A due giocava già a Potenza del resto. Matera? A Palermo è entrato e ha dimostrato di star bene, quindi ha il massimo della fiducia da parte mia. Dall’inizio o a partita in corso è un giocatore che può darci una mano. Lo ripeto, io non ce l’ho con nessuno. Dobbiamo mettere i giocatori a proprio agio, per permettergli di esprimere al meglio. Io non cambio niente domani, poi starà ai ragazzi dimostrare sul campo di aver lavorato bene in settimana.

Micovschi? A calcio si gioca prima di tutto con la personalità, se non hai quella è dura. Io lo stimo molto, stravedo per lui, però poi è il campo che ti dice come sta un giocatore. Scognamiglio? So che sta facendo delle cure, ha iniziato di nuovo a camminare e a rimettersi un po’ a posto, però per il resto dovete chiedere allo staff medico. Spero che quanto prima anche Gennaro ci possa dare una mano, credo che anche lui stia prendendo la strada della guarigione.

Il sintetico del Partenio-Lombardi? Fino all’ultima partita in casa non era in buone condizioni, poi hanno sistemato un po’ tutto, a partire dalle aree piccole, dove hanno gettato parecchi gommini per tenerlo apposto. Adesso c’è una ditta che se ne occupa ogni 15 giorni, quindi il campo dovrebbe andare sempre meglio.

15 giocatori per 5 posti? Da qui a gennaio può cambiar tutto, inutile fare discorsi adesso. Io alleno la squadra che ho adesso: Kanouté, Micovschi e Di Gaudio amano giocare dove hanno giocato a Palermo. Sono le caratteristiche dei calciatori a fare il sistema di gioco. Lo volevo fare già l’anno scorso ma non è stato possibile, quindi mi sono adattato. Questa squadra qui, giocando insieme, può solo migliorare. Sono le caratteristiche a fare la squadra e a fare le scelte dell’allenatore.

Ciancio centrale a quattro? Abbiamo le alternative in quei ruoli, quindi non dobbiamo forzare certe cose. Chi è stato fuori mi dimostri che mi son sbagliato finora o che ho sbagliato in passato. Plescia? Ha fatto bene quando è entrato a Palermo, ha fatto bene nelle due partite precedenti. Ha avuto grossi problemi in passato, quando ce ne siamo resi conto abbiamo capito tante cose. Sembrava uno capitato per caso, poi invece abbiamo capito che non stava bene. Ha una cosa importante: non cambia mai faccia, sia quando gioca sia quando va in panchina.

Alternative in attacco? Stando alle caratteristiche, se si dovesse far male Di Gaudio, posso alzare Tito avanti a sinistra con Mignanelli dietro. A destra, al posto di Micovschi, posso alzare Carriero. Questa è una squadra che può dare ancora molto, questa è la mia sensazione.”

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