YTalk Sport con Raffaele Biancolino

Ospite della puntata di sabato 2 maggio di YTalk Sport, l’ex attaccante dell’Avellino Calcio, Raffaele Biancolino. Il “Pitone”, così come soprannominato durante la sua carriera, è stato votato tra i tre attaccanti più amati della storia nella speciale Top 11 votata dai fan di Avellino YSport. All’interno dell’articolo, anche l’ultima parte della trasmissione, saltata per un problema tecnico non dipeso da noi.

YTalk Sport con Raffaele Biancolino

Conducono il direttore responsabile di YSport.eu, Aldo Pio Feoli, e il redattore di Avellino YSport, Pietro De Conciliis. Ospite il giornalista di TheWam.net, Michelangelo Freda.

(In video, l’ultima parte di #YTalk Sport con Raffaele Biancolino)

Io nella Top 11? I giocatori della Serie A sono stati veramente eroi, perché hanno portato in alto il nome dell’Avellino. Poi, per me, superare uno come Ramon Diaz, diventato grande in tutto il mondo, è davvero un onore. Rappresenta per me l’ennesimo attestato di stima e di affetto da parte di questa grandissima piazza.

Le mie esperienze ad Avellino? Vi dico la verità, ho sentito subito che era cambiato qualcosa nel 2012, rispetto all’US in cui avevo giocato io. A mia moglie lo dissi il primo giorno: non sentivo più quelle sensazioni che provavo qualche anno prima, però anche quella promozione a Catanzaro e la festa ad Avellino è stata sempre emozionante.

Il gol al Napoli? È stato qualcosa di incredibile. Io napoletano, tifoso del Napoli, che segna e batte proprio quel Napoli, andando in Serie B. Eravamo un gruppo straordinario, perché eravamo tutti uomini, tutti fratelli. Appena toccavano uno dei nostri, si creava sempre il solito capannello. Eravamo una banda, ce lo dicevamo sempre: siamo una banda (ride, ndr). Quello che abbiamo fatto è veramente storia.

La parentesi a Salerno? Se potessi, la cancellerei subito. In quel momento, fu una scelta figlia di atteggiamenti e decisioni di alcuni addetti ai lavori. Come in tutti i matrimoni, c’è stato un momento difficile. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma io da innamorato decisi di tornare subito l’anno dopo ad Avellino. Solo un pazzo innamorato lo avrebbe fatto.

Quella partita allo Juventus Stadium? Eh, lì ci rimasi male, naturalmente. Perché non me lo sarei mai aspettato. Massimo (Rastelli, ndr), con cui sono stato anche compagno di squadra e di vita, sapeva quanto contasse per me quella partita e che quell’anno sarebbe potuto essere l’ultimo con la maglia dell’Avellino. Penso fosse un premio che mi sarei meritato.”

Guarda le altre puntate di YTalk:

YTalk Sport con Juary

YTalk Sport con Nando De Napoli

YTalk Sport con Vincenzo Moretti

YTalk Sport con Simone Puleo

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