STATI ‘E PALLONE – Al “Caslini” di Colleferro, l’Avellino non riesce ad andare oltre l’1-1 in casa del Città di Anagni, squadra gestita da “Un allenatore sul balcone” (riferimenti non casuali al celebre film di Lino Banfi). Partita tosta, giocata su un campo in pessime condizioni (per usare un eufemismo), raccontata così dai mitici fratelli Ammirati (Luigi & Danilo). Queste le loro “considerazioni”, caratterizzate come sempre dal dialetto irpino.
Stati ‘E Pallone 21 gennaio 2019: Anagni-Avellino 1-1
Città di Anagni-Calcio Avellino SSD: Anagni è nota per aver dato i natali a 4 papi (‘a cosa può essere non troppo positiva, anche se nui tenimmo sempe a Maronna e Montevergine che ci difende) ed è famoso l’episodio, citato anche da Dante nella Divina Commedia, dello schiaffo subito da Papa Bonifacio VIII da parte di un certo Sciarra Colonna (forse è da questo episodio che si rice che a gente fa sciarra quanno litiga, è una nostra supposizione). A questo punto, dato che ad Anagni i paccheri già so volati, speriamo di riuscire a dare uno schiaffo sul campo ai padroni di casa e di non acchiapparlo.
Alfageme non è italiano. Mancava poco e se ne sarebbero accorti mentre allacciava gli scarpini negli spogliatoi. Se non apparati a squadra, nostro nonno è italiano di sicuro, da 88 anni (è un over), e ha tutti i documenti a posto.
Il campo di Colleferro in cui si gioca è un vanto della Coldiretti: dalla tribuna si può ammirare la metà campo di destra nella quale sono state piantate pummarole e nella sinistra patane. In estate tutti pronti per la raccolta dei prodotti.
La Serie D è anche questa: l’allenatore dell’Anagni, squalificato, si piazza su un balcone dietro la panchina e dà indicazioni ai suoi come una vrenzola napoletana. Cose e l’ato munno.
Questa volta nel primo tempo è successa qualcosa, meno male che non ci simmo addormuti: l’Avellino comincia bene, la sblocca De Vena, che ha il merito di buttare la palla in porta, dopo un cross dall’area piccola, senza inciampare in un germoglio di pummarole, a differenza di come farà più tardi e come faranno altri.
A parte qualche calcio piazzato, l’Anagni non riesce a rendersi particolarmente pericoloso nel primo tempo e l’Avellino controlla ma spreca occasioni. L’allenatore di casa si incazza con i suoi: “Non fateli entrare in area che mi scassano e pummarole”.
Secondo tempo: dopo 15 minuti entra Sforzini per De Vena. Il bomber dell’Avellino sarà più impegnato ad arare il campo che a far male agli avversari. Sperammo che le patane estive saranno almeno commestibili. Ferdinà, o potivi fa no “sforzo” e chiù.
Dopo qualche vano tentativo, ecco puntuale la beffa: il pareggio della squadra di casa, i Cardinali so gerarchicamente chiù in alto ri i Viscovi, e int’ a città ri i papi sta cosa è ancora chiù evidente.
Sul finale tiro di Mentana che finisce fuori dallo stadio, colpendo un altro balcone. L’inquilino dell’appartamento: “A regazzì, e mo vo o buco sto pallone”.
Il Città di Anagni è il secondo peggior attacco, e ha segnato iusto contro a nui. I tifosi dei lupi, come sempre numerosissimi, incazzati a fine gara: “Int’ a sta città nascino no cuofeno e papi e segnano gol ogni morte e papa, ne hanno segnato uno iusto contr’a nui”. Dal Vaticano ci informano che Papa Francesco abbia più volte toccato la croce metallica che porta ‘mpietto.
Occasione per stare al passo persa, o Lanusei pare a Juventus ri i poveri, persi i punti recuperati mercoledì sulle squadre che ci precedono in classifica. La storia si ripete ma stavolta lo schiaffo ad Anagni se lo becca l’Avellino, non il papa, sospiro di sollievo per Bergoglio. Nun sempe si può vence, ma quanno o sperpetuo è assai, si roseca ncuorpo.
L’allenatore di casa dal balcone “ha dichiarato il suo amore” per Bucaro e la città di Avellino, come nella storia di Shakespeare, ci sentiamo di augurargli lo stesso destino di Giulietta. #sipazzea
Luigi & Danilo Ammirati
N.B.: La rubrica “Stati ‘E Pallone è ispirata ai libri “Stati di Vita” e “Stati di Vita 2”, scritti e pubblicati dallo stesso Luigi Ammirati.
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