Pagelle Monopoli-Avellino 2-1: Voti e Giudizi ai Lupi (Serie C 2022-23)

PAGELLE MONOPOLI-AVELLINO – Seconda sconfitta stagionale per i Lupi di Roberto Taurino, che cadono al “Veneziani” di Monopoli contro la compagine allenata da Giuseppe Laterza. Qui di seguito le pagelle e i voti che hanno meritato i calciatori dell’US Avellino scesi in campo stasera.

Le Pagelle dell’Avellino

MARCONE (Voto 4,5): Serata non fortunata per il portiere ex Potenza, che non riesce ad opporsi al colpo di testa ravvicinato di Starita in apertura, prima di commettere un’autentica sciocchezza in occasione della seconda marcatura pugliese, sbagliando in fase di costruzione. Montini non lascia scampo al portiere degli irpini nella circostanza.

MORETTI (Voto 5): Bada al sodo quando non vede spiragli per la costruzione dal basso, ma risulta anche molto impreciso in alcuni suoi rilanci. Starita non gli fa passare la serata più tranquilla della sua vita. In collaborazione con Aya, si perde la marcatura sul gol dello stesso esterno monopolitano.

AYA (Voto 5): Uno dei pochi a dimostrare, al momento, attaccamento e spirito di sacrificio, ma nella serata del “Veneziani” non basta. Sul gol di Starita, partecipa al gioco delle “belle statuine” insieme al giovane Moretti. Tutto troppo facile per il Monopoli.

ZANANDREA (Voto 5): Trascorre una spiacevole serata in compagnia di Rolando, tarantolato nella prima ora di gioco e sempre pronto a fare la giocata giusta sulla sua corsia di competenza. L’ex Mantova e Perugia appare più in difficoltà del solito anche in fase di costruzione, complice un terreno di gioco non all’altezza; (dal 50′ RIZZO Voto 5: Ingresso senza infamia e senza lode per il laterale palermitano, schierato a sinistra per necessità. All’84’, fornisce quantomeno l’assist per il gol di Casarini, che non evita ugualmente la sconfitta in terra pugliese.)

RICCIARDI (Voto 4,5): Prova a fare il suo sulla fascia destra, ma senza successo. Qualche buona sgroppata nel primo tempo, mai condita da un traversone utile per i compagni del reparto offensivo. Nella ripresa resta sul versante destro nonostante l’uscita di Zanandrea e l’ingresso di Rizzo.

DALL’OGLIO (Voto 5): Calcia una lunga serie di punizioni dalla distanza, senza mai trovare un compagno in maniera pulita. Una prima da titolare non certo da ricordare; (dal 76′ MURANO S.V.)

CASARINI (Voto 6): Predica nel deserto avellinese, soprattutto nella seconda frazione di gioco. Primo tempo caratterizzato da tanti contrasti e poche idee, nella ripresa sfodera due conclusioni importanti verso la porta di Vettorel. Una colpisce in pieno la traversa, dai 25 metri, e l’altra rappresenta il primo gol dei Lupi in questo campionato. Inutile, purtroppo, ai fini del risultato finale.

MICOVSCHI (Voto 4): In palese difficoltà, non riesce mai a trovare la giocata giusta sulla corsia mancina. Si perde Rolando con troppa facilità sull’azione che sblocca l’incontro; (dal 46′ FRANCO Voto 5: Permette a Taurino di avere maggiore densità in mezzo al campo, con il passaggio al 4-3-3, ma non incide particolarmente sull’andamento del match.)

GUADAGNI (Voto 4): Fumoso e mai realmente in partita, nonostante qualche spunto interessante sul versante destro. Punta due volte il diretto avversario e due volte viene fermato. Serata “No” anche per l’ex Paganese; (dal 46′ RUSSO Voto 5: Più concreto di Guadagni in alcune situazioni, ma sempre in difficoltà appena viene raddoppiato dai difensori del Monopoli.)

KANOUTÈ (Voto 4): Prosegue il periodo negativo del fantasista senegalese, a cui manca spesso l’ultimo passaggio o la stoccata vincente per far male alla retroguardia avversaria. Per il momento, non sembra esserci feeling con i nuovi compagni sotto il profilo tecnico e ciò si ripercuote sul rendimento personale e di squadra; (dal 76′ DI GAUDIO S.V.)

GAMBALE (Voto 5): Si impegna e si prodiga in mezzo ai due centrali difensivi del Monopoli, ma il risultato è comunque una gara senza tiri in porta per il punto di riferimento avanzato dei Lupi. È questo uno dei segnali che preoccupa maggiormente staff tecnico e tifosi dell’Avellino. Se un attaccante riceve sempre palla spalle alla porta, difficile che possa pungere nei pressi dell’area di rigore.

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