Pagelle Finale Sanremo 2023 in Avellinese

PAGELLE SANREMO 2023 – Si è chiusa ufficialmente la 73a edizione del Festival della Canzone Italiana, con la vittoria di Marco Mengoni sul palco del Teatro Ariston, grazie al suo brano “Due Vite”. Sul podio anche Lazza e Mr. Rain, rivelazioni di questa kermesse, ma ad interessarci da vicino sono chiaramente le pagelle e i voti della finalissima di Sanremo in avellinese. By Francesco Guarino, ovviamente.

Le Pagelle della Finale di Sanremo 2023 in Avellinese

Qui di seguito le pagelle e i voti della finale di Sanremo 2023 in Avellinese:

Marco Mengoni: voto 10 – Considerando che se ad una 15enne nomini Giorgia lei pensa che sia la Meloni, il trionfo dell’unico cantante non uscito dal banco pesce del Decò era più scontato dei saldi. Stravince ma con sportività, pisciando nelle scarpe di Ultimo nel camerino. SAN MARCO SUL CALORE

Lazza: voto 9 – Se oltre al pezzo avesse azzeccato almeno una volta la luce nell’armadio prima di vestirsi, staremmo parlando di un altro vincitore. “Cenere” è già pronta a diventare la hit dell’estate 2023 a Gallipoli. Così fate in tempo a prenotare da un’altra parte. LAZZAVILLA IRPINA

Mr. Rain: voto 8 – Scrive canzoni solo nei giorni di pioggia, quindi se viene ad Avellino fa 36 album in una settimana. I bambini sul palco mossa decisiva per garantirsi il televoto della Curia. PRETI DI PRINCIPATO ULTRA

Rosa Chemical: PREMIO “NUCELLA D’ORO”. Twerka sul palco, limona Fedez in Eurovisione e se avesse infilato il plug ad Amadeus in diretta lo avremmo fatto Presidente della Repubblica. Inno vivente all’amore libero, anche se a giudicare dalle volanti della polizia sotto casa libero lo rimarrà ancora per poco. ROSA BASCERANA

Gianluca Grignani: PREMIO “CHI VA FIANO VA SANO E VA LONTANO”. Ha incominciato a fare musica dopo la terza media, ha finito dopo la quinta bottiglia. Ha scritto una delle canzoni più belle del Festival, se solo si ricordasse di averlo fatto. Ormai non canta, decanta. TAURASI (e che lo cambiamo a fare questo…)

Anna Oxa: “MA CHE T’È CHIAVAT NGUOLL” AWARD – Prima serata, funerale dello zio Nicolino. Terza serata, gattara dei Simpson. Serata cover, s’è messa tutti i vestiti addosso per non imbarcare il bagaglio. Serata finale, scopino del cesso. Poteva duettare con Bocelli, invece lo ha scelto come stilista. ROCCABASCERANNA

Cugini di Campagna: PREMIO DELLA CRI(P)TICA – A fine festival sono rientrati nei loro sarcofaghi, lasciandoci con una domanda: perché? La risposta è che si sono divertiti e ci hanno fatto divertire, ma anche venire le crisi epilettiche con quei cazzo di completini luccicanti. Il codice per votare la loro esibizione era quello di Hammurabi. CUGINI DI CONZA DELLA CAMPANIA

Francesco Guarino

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