Il Pagellone dell’Avellino Calcio 2021-22: Tutti gli Errori di Una Stagione Disgraziata

Quello di ieri sera non è stato un dramma sportivo, dai. Ne abbiamo vissuti di peggiori nella nostra storia. Il sentimento di delusione, di amarezza, di rabbia che ha accompagnato i tifosi biancoverdi al fischio finale era ampiamente prevedibile. La sconfitta con il Foggia è stata solo la punta dell’iceberg di una stagione costruita male dall’inizio e conclusa nel peggiore dei modi. C’è davvero qualcuno che ha creduto nella vittoria dei playoff anche solo per un istante?

Bello rivedere quasi 7000 persone allo stadio, fantastico vedere il popolo unito sotto un’unica fede, meraviglioso vedere di nuovo la Curva Sud cantare a squarciagola. Ok. Solo questo è da salvare. Meglio uscire prima che dopo, con una squadra del genere l’eliminazione sarebbe comunque arrivata. Adesso abbiamo qualche settimana in più per programmare la prossima stagione. Sarà il terzo anno di questa proprietà. Sarà opportuno non commettere gli errori del passato che oggi, in questo pagellone di fine anno della nostra redazione, andiamo ad elencare.

Il Pagellone dell’Avellino Calcio 2021-22: Tutti gli Errori di Una Stagione Disgraziata

ANGELO ANTONIO D’AGOSTINO VOTO 5: Rimandato, non può non essere così. Se ad inizio anno dichiari di voler migliorare il posizionamento dello scorso campionato e ti ritrovi quarto ed eliminato alla prima partita dei playoff, hai fallito il tuo obiettivo. Anche se per colpe non direttamente sue, il patron deve avere la consapevolezza di essere il primo colpevole. Le scelte tecniche e sportive sono state di altri, certo. Gli investimenti non sono mancati, certo. Che sia di lezione per scegliere accuratamente le persone chiave e con ruoli dirigenziali per il futuro. Almeno questo lo decidi tu, no? Non vorrai mica sperperare altro denaro? Il primo passo, adesso, sarà “risolvere” le situazioni contrattuali in essere, con i calciatori che “non possono più rimanere ad Avellino”.

GIOVANNI D’AGOSTINO VOTO 4: Caro Giovanni, ti vogliamo bene. Un dirigente giovane, alle prime armi, a cui è stato affidato un ruolo importante. Purtroppo, però, il calcio non è sempre una favola a lieto fine e bisogna calpestarne di m***a prima di raccogliere i frutti. E lo sai bene anche tu. Meno interviste, meno retorica, meno rapporti amichevoli con i giocatori. Non è con il “siamo irpini, siamo lupi, siamo l’Avellino” che si vincono i campionati. Pugno fermo e dimostra che molti si sbagliano quando dicono che sei inadeguato.

SALVATORE DI SOMMA VOTO 0: Avvolto nella sua comfort-zone della bandiera sventolante ha fatto solo disastri. A partire dalla confusione nella costruzione della rosa ad agosto, quando, complice la volontà di Braglia, ha rivoluzionato una rosa arrivata in semifinale playoff. A gennaio, poi, anche peggio. Stipendi esagerati a calciatori sopravvalutati, rinnovi di contratto sotto “minaccia” di calciatori stanchi e svogliati, assoggettati al dio denaro. Acquisti sbagliati che hanno paradossalmente indebolito la squadra. Non lo diciamo noi, parlano i fatti: Plescia, Mastalli, Di Gaudio, Mignanelli, Micovschi, Sbraga, Scognamiglio, Gagliano, Chiti, Messina, Murano. Un undici ideale. Per la Terza Categoria. Grazie per tutto ciò che hai fatto nella storia dell’Avellino, ti ricorderemo come capitano, non certo come direttore sportivo.

PIERO BRAGLIA VOTO 0: A Roccaraso non sapeva neanche lui su quale modulo costruire la squadra. Il “gioco”, il famoso “gioco”. Le velleità Guardiolane dell’estate hanno portato al fallimento totale. “Quest’anno vogliamo anche divertirci”, si sarà divertito solo lui. Non è riuscito a dare la stessa grinta, la stessa voglia, la stessa intensità ai ragazzi che abbiamo visto nella passata stagione. Era finita la magia. Facile parlare col senno di poi ma non si doveva ripartire con lui. Del resto, lo ha dichiarato Giovanni D’Agostino in persona, l’intenzione non c’era.

CARMINE GAUTIERI VOTO 4: detto Caronte, il traghettatore per l’Inferno. Non che ci aspettavamo altro, eh. Tanti cari saluti e a mai più rivederci, con tutto il rispetto per il profilo umano. Non è certo lui il primo responsabile tecnico di questo fallimento, ma al suo curriculum si aggiunge un’altra annata non certo positiva.

ENZO DE VITO SENZA VOTO: non si può giudicare non avendo ancora iniziato a fare il suo lavoro. Il primo errore può essere considerato Carmine Gautieri, ma qualunque allenatore avrebbe fatto fatica con una squadra così, costruita malissimo e assemblata peggio. In cinque anni di Serie B sei riuscito a valorizzare giovani che oggi giocano in Serie A, a costruire rose adeguate per consentirci di sognare in grande e di salvarci tranquillamente. Sappiamo tutti che il budget a disposizione era quello che era. Adesso, tocca a te. È la tua occasione di dimostrare il tuo valore. La proprietà è solida e ti lascerà lavorare in pace. Non sbagliare.

CALCIATORI VOTO 0: Non vogliamo fare nessun pagellone calciatore per calciatore. Non meritano neanche quello. Tutti insieme, tutti zero spaccato. Fuori da Avellino il prima possibile, con la stessa velocità con cui siete andati a chiedere gli aumenti e i rinnovi alla dirigenza. Sappiamo che non sarà facile liberarsi di determinati contratti, il calcio non è una azienda “semplice”, ma l’intenzione è quella giusta: allontanarsi da figure che hanno deluso dalla prima all’ultima giornata, tecnicamente e umanamente. Ciao Ciao.

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