Avellino-Messina: la conferenza stampa di Taurino pre partita

AVELLINO CALCIO – Giornata di vigilia piuttosto delicata in casa biancoverde: a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio di Avellino-Messina, mister Roberto Taurino é intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno casalingo dei Lupi, valevole per la 4a giornata della Serie C 2022-23 (girone C). Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal trainer biancoverde nella mattinata odierna.

Le dichiarazioni di Taurino alla vigilia di Avellino-Messina

Queste le parole di mister Taurino alla vigilia di Avellino-Messina: “Permettetemi di esprimere la nostra solidarietà, come squadra e come società, alla popolazione delle Marche per gli eventi delle ultime ore. Penso che l’Irpinia in generale abbia vissuto degli eventi importanti, quindi questa regione sa cosa significa vivere determinate situazioni. Massima solidarietà al territorio marchigiano. Per quanto riguarda la partita, dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo, inutile girarci intorno. La squadra ha lavorato, sta lavorando per migliorare e per correggere gli errori commessi.

Modulo e cambiamenti? Vedo che c’è una corsa e una voglia spasmodica di conoscere notizie e di raccogliere novità, anche su cose nuove che si provano in allenamento, dimenticando che rendere note certe novità significa dare novità e notizie anche agli avversari. Non credo nell’importanza del modulo, ma nell’importanza dell’atteggiamento, di come si va in campo, al di là dei numeri. E se avessi pensato ad un cambiamento o ad un altro sistema di gioco, non vorrei certo a dirlo a voi.

Io finora ho visto tre partite e in ogni gara i nostri avversari hanno finito le partite con 2-3 giocatori con i crampi, noi invece siamo sempre stati bene. Non credo sia un problema fisico sinceramente. Non vorrei che il nostro blasone ci porti a pensare che dobbiamo dominare tutte le partite, perché non è così. C’è la storia, c’è il peso della maglia, ma la realtà è ancora questa e dice che non siamo una grande squadra. Per vincere, giocando a calcio, bisogna avere anche un cuore e un’anima, soprattutto in determinati momenti. Le difficoltà si superano così.

La pressione? Noi dobbiamo trovare una strada per vincere ed è l’unica cosa che conta. La tensione, non ci nascondiamo, ci potrà essere, ma in campo voglio solo gente predisposta ad accettare un fischio o qualcos’altro, in virtù di quello che abbiamo fatto e dato finora. I tifosi è giusto che siano delusi, è normale, ma noi dobbiamo andare in campo con lo spirito giusto, rispettando e sudando questa maglia, cercando di ottenere una vittoria che ci dia uno slancio diverso.

Di Gaudio e Micovschi? Sono calciatori che ci possono e ci devono dare di più. La responsabilità di questi risultati non può essere attribuita soltanto a due giocatori, perché in campo ci va una squadra. Ceccarelli? È una risorsa, anche se finora è stato utilizzato poco, ma è un giocatore che ci potrà dare una mano, anche perché ha caratteristiche diverse.

Le parole del Presidente? Lui è il presidente, è il proprietario della squadra e può fare tutte le dichiarazioni che vuole chiaramente. Io ho la testa rivolta al campo, al Messina, perché vogliamo iniziare a vincere a partire da domani.

Tito? Oggi si è allenato per la prima volta con la squadra, sicuramente non è al 100%, però è fisicamente integro. Trotta? Sicuramente con l’allenamento sta migliorando, rispetto a mercoledì son passati solo tre giorni, però lo vedo un calciatore voglioso di essere protagonista, legge bene delle giocate e conosce meglio certe situazioni. Ci potrà dare una mano sicuramente anche domani.

Il Messina? La vedo una squadra sbarazzina, spensierata, quindi penso che verranno a fare una partita senza nulla da perdere, non verranno qui per difendere. Sarà una partita difficile, perché affronteremo una squadra molto aggressiva secondo me.

Illanes? Vale lo stesso discorso di Tito praticamente, è rientrato da poco, sta sicuramente meglio ma non è ancora al top. Fisicamente sta bene comunque. Moretti e Aya possono giocare insieme centrali, lo hanno già fatto, mentre Zanandrea può fare sia il braccetto sia il quarto a sinistra, per caratteristiche si adatta facilmente. Ha fatto vedere buone cose, ma anche lui può migliorare.

Franco play? Può fare sia la mezzala d’appoggio come a Monopoli sia il perno davanti alla difesa, al pari di Casarini.”

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