Avellino Calcio, Ramzi Aya: “La verità sulla storia del gagliardetto di Crotone”

AVELLINO CALCIO – Nel corso di “Aspettando Contatto Sport”, trasmissione in onda su Prima Tivvù, capitan Ramzi Aya ha chiarito la questione legata al mancato scambio di gagliardetti a Crotone, prima di fare mea culpa per il pessimo avvio di stagione della squadra di Roberto Taurino e di proiettarsi alla sfida casalinga con l’Audace Cerignola.

La storia del gagliardetto? É una follia che si parli di questo con tutti i problemi che abbiamo – ha esordito Aya – . Questo porta solo a destabilizzare un ambiente che è già in difficoltà. Serve a poco e niente parlare di superficialità, ho letto e visto cose piuttosto assurde, quando lo avevo già fatto con il Potenza per una questione scaramantica. Ho provato a rifarlo, ma è andata male. Mi diranno che la scaramanzia non serve a nulla, ma io sono scaramantico da quando son nato e ho provato a fare ciò, ma non è stata una mancanza di rispetto, una superficialità o una dimenticanza. Dispiace che certe cose vengano fuori soltanto quando il momento è negativo, la prossima volta porteremo dei pasticcini se questo è il problema.

Cosa è mancato a Crotone? Il discorso é più ampio secondo me. Noi come squadra dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, perché il modulo lo abbiamo cambiato e l’organico é assolutamente valido, perché parliamo di una squadra importante. Poi non so se da secondo, terzo, settimo o decimo posto. La realtà é che 7 punti in 7 partite, per una squadra come questa, é qualcosa di imbarazzante. Dobbiamo cambiare registro e farlo subito, perché abbiamo vicino una tifoseria matura e non possiamo permetterci di andare in campo così. Per quanto riguarda Crotone dispiace, perché avevamo iniziato anche bene la prima mezzora, ma siamo andati in bambola dopo il gol preso, vivendo 5-10 minuti di assoluta confusione prima dell’intervallo. Ho rivisto la partita e mi sono accorto proprio della confusione che c’era in campo da parte nostra.

Il cambio modulo? Penso che il mister sia stato intelligente, perché lui ha una filosofia di calcio e ha fatto in modo di valorizzare le caratteristiche dei calciatori a disposizione con un altro sistema di gioco. I progressi si sono visti nelle ultimissime partite, ma è chiaro che non basta e non può bastare, soprattutto se fai un passo indietro del genere a Crotone. Non è solo colpa degli attaccanti, perché anche noi difensori potevamo dare una mano sulle palle inattive, ma non ci siamo riusciti. La responsabilità è della squadra, non di un singolo reparto. Dobbiamo fare meglio tutti.

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