Autogestione Foggia Calcio, non è possibile da regolamento: il motivo

SERIE C GIRONE C – Sono ore ricche di tensione negli ambienti del Calcio Foggia 1920: dopo le irrevocabili dimissioni di mister Mario Somma, arrivate al termine del match casalingo perso dai Satanelli contro il Monterosi Tuscia di Leonardo Menichini, la prima squadra rossonera è stata momentaneamente affidata a Lorenzo Giunta, vice di Fabio Gallo e poi dello stesso Somma all’ombra dello “Zaccheria”.

L’autogestione, annunciata dal contestatissimo Presidente Nicola Canonico nell’ultima conferenza stampa post partita, non è burocraticamente possibile. Il club pugliese, infatti, ha già usufruito della deroga prevista dall’art. 39 settore tecnico nei giorni successivi all’esonero di Roberto Boscaglia, quando sulla panchina rossonera si accomodò temporaneamente Antonio Gentile, in occasione del derby con il Taranto. Le norme della FIGC prevedono un’altra deroga che consentirebbe a Giunta di essere al timone del Foggia domenica prossima contro il Messina, ma soltanto per questo turno.

A questo punto, il tandem Canonico-Sapio è nuovamente alla ricerca di un allenatore per la prima squadra, che sia in possesso di una licenza Uefa A: una soluzione low-cost, riporta Antenna Sud, potrebbe essere rappresentata dal trainer della Primavera3 Francesco Dellisanti, ma poi rimarrebbe “scoperta” la formazione giovanile, che necessita comunque di una guida dotata del medesimo patentino per regolamento.

Nonostante i recenti contatti, l’eventuale ritorno di Fabio Gallo appare molto complicato, ma non impossibile. Una situazione a dir poco intricata, che andrà risolta obbligatoriamente nel giro di una settimana.

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