Alessandro Di Paolantonio ospite di YTalk Sport

Ospite di YTalk Sport, l’approfondimento sportivo di ysport.eu sul nostro canale YouTube Y Tv, il centrocampista dell’Avellino Calcio, Alessandro Di Paolantonio, ha parlato della sua quarantena e della sua esperienza in maglia biancoverde, senza dimenticare il futuro e il primo impatto con la famiglia D’Agostino.

Alessandro Di Paolantonio ospite di YTalk Sport

“Abbastanza difficile questa quarantena, perché per me è molto difficile stare lontano dal campo. Stiamo a casa e speriamo di tornare in campo presto, sempre con la massima sicurezza. Ovviamente la Lega farà le sue scelte e noi ci adatteremo.

Video Chat con Capuano? Abbiamo un gruppo, ci sentiamo quotidianamente durante la settimana. Per quanto mi riguarda, io mi sto allenando a casa e un po’ nello spiazzale che ho davanti casa. Abitando in centro, non posso scendere a fare corsette, per non rischiare.

Sono ad Avellino attualmente, sono rimasto fedele alla città, aspettando notizie il più possibile. Onestamente non è facile stare lontani dalla propria famiglia. Fortunatamente, qui ho mia madre che mi dà una mano, soprattutto in cucina. Difficile mantenere la forma con lei in casa, ma siamo professionisti e a qualche piatto dobbiamo rinunciare.

Chiamate dalla Serie B? Questo lo sa solo il mio procuratore. Ci stiamo sentendo, stiamo facendo qualche chiacchiera, ma in questo momento non possiamo pensare alla stagione futura, se ancora non è finita quella in corso. Priorità Avellino? Ripeto, la priorità adesso è finire il campionato e spero di finirlo qui il prima possibile. Al futuro non ci sto pensando molto sinceramente, cerco di pensare al presente.

Le parole di Pochesci? Lo saluto, l’ho avuto per poco tempo durante un ritiro estivo a Terni, ma è un grande allenatore, anche se ho giocato poco con lui.

Le mie punizioni? Non mi ispiro a nessuno in realtà, credo si debba essere concentrati e precisi in certe situazioni. Voi mi avete paragonato a Juninho con quella simpatica grafica, ma lui le tirava in maniera differente ovviamente. Non sono mai stato un gran tiratore di punizioni, ma quest’anno mi è andata bene più di una volta e ovviamente sono contento.

Mio padre? Ho un ottimo rapporto con lui, è una persona umile ed è un mio grandissimo tifoso, al di là della squadra in cui gioco. Fede calcistica? Da piccolo ero juventino, più per volere di mio padre che è uno juventino sfegatato; poi, mi sono innamorato dell’Imperatore Adriano e ho iniziato a simpatizzare l’Inter.

Mister Capuano? È conosciuto in tutta Italia e penso in tutto il Mondo. Da quando è arrivato, abbiamo cambiato marcia, ci ha dato una grinta incredibile, che credo si veda ogni domenica in campo. Gli auguro di rimanere ad Avellino e continuare a fare bene qui.

Un rimpianto di quest’anno? La partita con la Reggina è uno dei rimpianti di questa stagione, perché stavamo giocando abbastanza bene e fino al 60′ l’abbiamo tenuta sullo 0-0. Poi è entrato un certo Denis ed è cambiata la partita, nonostante ci potesse essere forse un fallo su Laezza in occasione del gol. Poi Rossetti prese anche un palo e quindi rientrammo negli spogliatoi molto rammaricati.

La famiglia D’Agostino? Impatto positivo con la nuova proprietà, perché il presidente si è presentato a Bari e ci ha dato tanta carica, tanta forza. Lo abbiamo visto anche della gente, perché si è riacceso un entusiasmo che prima sembrava perduto. Speriamo che aprano un ciclo vincente, al di là dei giocatori che verranno.

La Curva Sud? Eh, io purtroppo ho un grosso rammarico. Perché la curva piena io non l’ho ancora vista. Però è una grande curva, perché non ci ha mai abbandonato, anche nei momenti più difficili e prima delle partite in cui avevano deciso di disertare. Vederli prima di partire per le trasferte, ci ha dato sempre una grande carica in vista delle partite, non ci hanno mai lasciato soli.

Video della Curva Sud? Mi è rimasta impressa la torciata fatta dalla Curva nella partita d’andata contro il Bologna, credo abbia dato una carica incredibile ai giocatori. Gli auguro di tornare presto a riempire la Curva e di tornare a fare coreografie del genere.”

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