AVELLINO CALCIO – Nei momenti migliori e nei momenti più bui, i numeri sono l’unica cosa di cui ci si può fidare e dalla quale non si può scappare. E quelli dell’Avellino formato 2022/23 evidenziano pregi e, soprattutto, difetti di una stagione finora mortificante.
A Taranto, la squadra di Massimo Rastelli ha visto andare in doppia cifra anche la casella dei pareggi, accompagnata da 11 successi e 13 sconfitte. I Lupi subiscono gol da 10 partite consecutive, nelle quali hanno incassato la bellezza di 21 reti, pagando a caro prezzo errori individuali che continuano a caratterizzare le prestazioni dei biancoverdi, come accaduto in maniera evidente allo “Iacovone” in occasione della doppietta di Tommasini.
D’altro canto, oltre ai 43 gol subiti in tutta l’annata, ci sono anche i 41 realizzati da Casarini e compagni, 18 dei quali segnati dall’1 febbraio ad oggi. Sotto la gestione Roberto Taurino si erano collezionati appena 8 punti in 8 apparizioni, a fronte di 2 vittorie, 2 pari e ben 4 sconfitte (su 4) in trasferta, ma anche con Rastelli in panchina l’Avellino non ha perso la sua proverbiale discontinuità, figlia di una mentalità pressoché inesistente e difficoltà tecniche nei ruoli chiave dell’undici titolare. Il calcolo è presto fatto con il trainer di Pompei alla guida della compagine irpina: 9 vittorie, 8 segni X e 9 k.o, di cui 4 tra le mura del “Partenio-Lombardi”.
Del resto, l’Avellino ha giocato gran parte del campionato con una coppia difensiva formata da due alternative, senza avere mai a disposizione il miglior Aya, non sfruttando le caratteristiche di Illanes da agosto a gennaio e potendo contare su Benedetti solo a corrente alternata. Moretti e Auriletto hanno dimostrato di non essere pronti per disputare un campionato di vertice, per bagaglio tecnico e tenuta mentale. Mettiamoci anche che si è incappati nella stagione negativa di Richard Marcone, rimpiazzato da Pasquale Pane a metà del girone d’andata, e la frittata è completa. Un portiere importante è e resta il primo tassello da inserire nell’estate che verrà.
Sulle corsie esterne i problemi sono sempre gli stessi: la costante alternanza a destra fra Rizzo e Ricciardi, due ragazzi che non hanno mai convinto sotto il profilo difensivo, e la solitudine dello stakanovista Fabio Tito sul versante mancino, orfano di un ideale sostituto sin da inizio stagione. Problema al quale non si è posto rimedio nemmeno nel mercato di gennaio.
In mediana, almeno quattro buonissimi giocatori in rosa, potenzialmente ottimi se al top della condizione. Ma al top, è evidente, non lo sono mai stati. Da chi è stato “spremuto” fino all’inverosimile (Casarini) a chi fondamentalmente si è soltanto intravisto (Dall’Oglio), passando per calciatori che rincorrono uno stato di forma ottimale da circa due mesi (D’Angelo e Mazzocco).
L’attacco, nell’ultima campagna trasferimenti, è stato parzialmente rivoluzionato: dai “tagli” di Ceccarelli, Guadagni e Murano agli inserimenti di tasselli onerosi come Marconi e Tounkara, non supportati da veterani del calibro di Di Gaudio e Trotta, protagonisti di un campionato al di sotto delle aspettative (per usare un eufemismo, ndr). Raffaele Russo unico a salvarsi, con 6 gol e 6 assist a referto, con Kanouté e Gambale che hanno spesso fatto il compitino nel momento in cui sono stati chiamati in causa, senza strafare e senza incidere più del dovuto. É quantomeno paradossale che il capocannoniere sia proprio un esterno offensivo, partito peraltro a fari spenti e in fondo alle gerarchie, a testimonianza di un parco attaccanti inizialmente monco di un centravanti degno di tale nome.
Rendimenti e statistiche che forniscono il motivo per il quale questa squadra non è mai riuscita a fare il salto di qualità, andando oltre le 2 vittorie di fila o i primi ostacoli di natura mentale.
MARCATORI US AVELLINO (Stagione 2022/23)
RUSSO 6 GOL
TROTTA 6 (4 su calcio di rigore)
MARCONI 4
CASARINI 3 (4 in stagione)
GAMBALE 3
D’ANGELO 3
KANOUTE 2 (3 in stagione)
TITO 2
MATERA 2
TOUNKARA 1
MAZZOCCO 1
BENEDETTI 1
AURILETTO 1
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