La Vibonese strappa un punto importante al Partenio-Lombardi di Avellino, giocando una buona gara contro i Lupi di Eziolino Capuano. Il gol di Petermann, però, non è bastato ai calabresi per avere la meglio in terra irpina. Nel post partita, ha parlato in conferenza stampa il tecnico rossoblu, Giacomo Modica, che ha analizzato così l’1-1 maturato nella giornata odierna.
Le dichiarazioni di Modica nel post partita di Avellino-Vibonese 1-1
“Spero che abbiamo un’impressione positiva da ambo le parti, è stata una bella partita. Abbiamo mancato un paio di occasioni clamorose dopo l’1-0 nostro, ma con i se non si va avanti, non le abbiamo segnate e basta. Poi è uscito l’Avellino, ha avuto le sue occasioni ed entrambe le squadre volevano vincerla, nonostante tante assenze da ambo le parti. Credo che il pari sia giusto soprattutto per la mole di gioco che hanno prodotto entrambe le squadre. Complimenti all’Avellino e complimenti a noi, perché è stata una bella gara.
L’arbitraggio? Io non sono un arbitro, ma è capitato anche a noi tantissime volte di trovarci con situazioni dubbie, in cui siamo stati penalizzati. La difesa? Non credo abbia ballato, ma è il nostro modo di giocare che la fa sembrare un po’ scellerata. In panchina avevo un 2003 e un 2001, perché mancava gente come Altobello e Alberti, non avevo tante soluzioni. Abbiamo chiuso con 7 Under e questo credo sia un grande risultato, io sono soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi oggi. Era un test importante dopo un mese di pausa quasi.
Io alleno perché voglio arrivare sempre in alto, sempre primo. In questo caso è impossibile, ma si vuole fare sempre meglio. Abbiamo fatto un lavoro importante con questi ragazzi, abbiamo fatto punti importanti e ne abbiamo lasciati tanti per strada. Vivere una dimensione playoff non lo dico, ma credo che, se non sbandiamo all’improvviso, non siamo inferiori alle squadre che ci stanno dietro attualmente. Noi cerchiamo di salvarci prima possibile, poi penseremo a divertirci e a proporre un calcio propositivo e redditizio.
Mercato? La società sa cosa serve e dove bisogna sistemare situazioni in entrata e in uscita.
Momento della squadra? Non mi era mai capitato di partire così in emergenza da Vibo, quindi sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi. È chiaro che non possiamo regalare 6 titolari, che oggi mancavano appunto, poi vieni ad Avellino, piazza storica e di tradizione, in uno stadio così, ti tremano le gambe. Avellino è un po’ come quando vai a Bari. Io ho tanti ragazzi che vengono dalla Berretti. Voi avete un giocatore importante come Parisi, veramente molto bravo.
Mentalità Zemaniana? É chiaro che se studi con un insegnante, cerchi di prendere le cose migliori e di metterci del tuo. Può piacere e non piacere, ma è un grande maestro di calcio e di vita. È forse l’unico senza scheletri nell’armadio nel mondo del calcio, per me è stato importantissimo da giocatore e da allenatore. Mi ha lasciato più di tutti. Io porto avanti un progetto che punta a crescere gente senza un nome, giovane, cercando di giocare bene.”
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