Intercettato dai microfoni di Radio Punto Nuovo, all’indomani del Consiglio Federale che ha imposto la dead-line del 31 dicembre alla Salernitana, l’ex Presidente dell’Avellino Walter Taccone ha fermamente smentito la possibilità di vederlo alla guida del club granata.
“La mia é una smentita vecchia ormai. Non è la prima volta che accostano il mio nome alla Salernitana, ma io non potrei mai diventarne o esserne il Presidente. Io sono nato ad Avellino, sono di Avellino, sono tifoso dell’Avellino da sempre e il mio cuore é biancoverde. Questa é la prima cosa. Poi sinceramente non credo di essere in grado di gestire o guidare un club di Serie A, e questo già taglia la testa al toro.
Cattiva gestione di Gravina? Ha fatto errori imperdonabili. Gravina ne ha fatte diverse di porcate, a partire da quella fatta all’Avellino. Gravina all’epoca era presidente della Lega Pro e io feci richiesta per iscrivere la mia società alla Lega Pro, perché l’Avellino non era fallita e tuttora non è fallita. Io ho la mia società, ho la mia matricola e partecipo con questa a diversi campionati Juniores. All’epoca, inoltre, i politici e il Comune di Avellino sarebbero dovuti venire da me per chiedermi se avessi voluto partecipare alla quarta serie. Io avrei dovuto valutare e decidere, così da non perdere tutto il parco giocatori che valeva 15 milioni di euro, perso a parametro zero. Mi pare evidente che davo fastidio a qualcuno, in particolare ai grandi politici di Avellino. Detto ciò, società come Salernitana ed Avellino non dovrebbero mai sparire, per storia, tifoseria e blasone.”
