Di seguito il comunicato stampa:
“Nella mattinata odierna militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Avellino hanno portato ad esecuzione un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso da questo Ufficio nei confronti di Gianandrea De Cesare e del “gruppo di imprese” a lui riconducibile.
I delitti ipotizzati sono “false in comunicazioni sociali” (art. 2621 c.c.), “omesso versamento di IVA”, “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte” (art. 10 tre e 11 D.L.gs n. 74/2000) e “autoriciclaggio” (art. 648 tre. l c.p)
Il decreto racchiude l’esito di complesse attività investigative e di un’articolata consulenza contabile.
La vicenda prendeva l’avvio a seguito di segnalazione del Giudice dell’esecusione del Tribunale di Avellino, innanzi al quale pendeva un procedura di esecuzione immobiliare tra “ENI S.p.A.” e la “Sidigas S.p.A.”, di cui l’indagato è legale rappresentante.
In sostanza, quel giudice verificava un fumus di insolvibilità, nella misura in cui, a fronte di un credito di circa € 12.000.000,00 (in realtà oltre € 12.000.000,00 tenendo conto degli interessi di mora) vantato dalla “ENI S.p.A.”, la perizio di liquidità, il patrimonio immobiliare della debitrice ammontava ad appena € 200.000,00 o poco più.
La Procura della Repubblica, investita ai sensi dell’art 7 L. Fall, pertanto, provvedeva per un verso, a rilasciare delega alla Compagnia G.d.F. di Avellino per effettuare una ricostruzione delle vicende societarie e delle persone che di fatto ne risultavano i gestori e, per altro verso, a conferire un incarico di c.t. contabile ad un esperto commercialista per svolgere approfondimenti più mirati e specifici con riferimento alla contabilità della società oggetto di verifica e delle eventuali criticità nella gestione della stessa.
Già dai primi accertamenti si evidenziavano forti anomalie di gestione, tali da far concludere che «il gruppo Sidigas (ha) scelto, da numerosi anni, di “finanziarsi” mediante il sistematico omesso versamento dei debiti tributari periodicamente liquidati e dichiarati dal gruppo stesso e afferenti accertamenti tributari degli Uffici o imposte (dirette, indirette, accise)».
Venivano all’evidenza, altresì, una sistematica omissione tributaria e un reimpiego delle somme così distratte verso altri patrimoni sociali nella piena disponibilità del De Cesare, di fatto ledendo i diritti dei creditori della Sidigas S.p.A. e le aspettative di recupero dello Stato del credito erariale.
Distrazione di parte delle risorse, che venivano redimesse (con condotte di riciclaggio infragruppo) nel circuito imprenditoriale cosiddetto “gruppo De Cesare”, tra cui le società sportive “Avellino Calcio” e “Avellino Basket”.
Il sequestro ha ad oggetto una somma complessiva di circa 100 milioni di euro.
Leggi anche:
Avellino Calcio in vendita: imprenditore bresciano tratta col presidente Mauriello