Scadenze per Iscrizione alla Serie C: Turris salva, Pordenone verso i Dilettanti

LEGA PRO – Si avvicina la dead-line del 20 giugno e incombono scadenze ed emolumenti da rispettare obbligatoriamente, se si vuole partecipare al campionato di Serie C 2023-24. Non mancano corse contro il tempo e problematiche in tutti e tre i gironi: dalle difficoltà del Pordenone alle buone notizie che arrivano in casa Turris, fino ad arrivare al caso Robur Siena e alla cessione dell’ACR Messina.

Partendo con ordine, c’è chi rischia di lasciare il professionismo entro il prossimo weekend. Il Pordenone, una volta informato dell’istanza di fallimento a pochi giorni dal suo ingresso nei playoff, rischia concretamente di non iscriversi ai Pro. I legali del club friulano, per conto della famiglia Lovisa, stanno preparando in queste ore gli incartamenti relativi al piano di rientro (per estinguere un debito di quasi 7 milioni di euro, ndr) da presentare presso il Tribunale di Pordenone, ma con pochissime speranze di prendere parte alla Serie C. Per evitare il fallimento, infatti, i Ramarri sarebbero addirittura pronti a rinunciare alla terza serie e a ripartire dalla D.

Capitolo Turris: allarme rientrato per i corallini, dopo il disimpegno annunciato a febbraio dal patron Antonio Colantonio. Il numero uno della compagine biancorossa resta in sella e lo fa anche grazie alla collaborazione di Mario Alessandro Russo, imprenditore casertano attualmente al timone dell’Alma Juventus Fano, che da oggi contribuirà sotto forma di sponsorizzazione con la sua azienda Gesan.

Sembra giunta ai titoli di coda anche la querelle che vede protagonisti Pietro Sciotto, presidente del Messina, e Fabrizio Mannino, investitore interessato ad acquisire il pacchetto di maggioranza delle quote biancoscudate: cambio di proprietà ad un passo, con il Sindaco Federico Basile che intanto concederà la licenza d’uso del “Franco Scoglio – San Filippo” per evitare spiacevoli sorprese.

Futuro a dir poco incerto per il Siena: il Comune toscano ha recentemente revocato la concessione per l’utilizzo dello “Stadio Franchi” al patron Montanari, reo di non aver adempiuto ai lavori strutturali previsti, sparito da tempo dai radar bianconeri. All’imprenditore, che oggi ha ricevuto l’ennesimo “No” dalla Corte d’Appello Federale, il compito di segnalare entro giovedì 15 giugno un impianto sportivo per la disputa delle partite casalinghe di Paloschi e compagni. Montanari é anche proprietario dell’AC Legnano, sodalizio di Serie D che vive una situazione molto simile, in attesa di stipendi che il presidente starebbe per pagare pur di evitare il fallimento. Un gigantesco punto interrogativo che accompagnerà ancora per qualche giorno il Siena, nella speranza che i tifosi non debbano vivere il terzo fallimento in meno di un decennio.

Come filtrato nelle scorse settimane, invece, il Monterosi Tuscia opzionerà lo “Stadio Gaetano Bonolis” di Teramo, lasciando definitivamente il “Rocchi” di Viterbo. Tra le neopromosse, il Sorrento dovrebbe selezionare il “Piccolo” di Cercola, mentre la matricola Pineto giocherà sicuramente all’”Adriatico-Cornacchia” di Pescara. Qualora i rossoneri campani dovessero avere problemi in extremis, non è ancora esclusa l’opzione “Partenio-Lombardi” di Avellino.

Qui di seguito le scadenze e le consegne che devono rispettare tutte le squadre che vogliono partecipare al prossimo campionato di Lega Pro:

1. ENTRO IL 15 GIUGNO

●Documentazione relativo all’impianto che sarà utilizzato nel corso della stagione 2023/2024. Le risultanze della commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo che attestino la solidità e la sicurezza del suddetto impianto.

2. ENTRO IL 16 GIUGNO

●stipendi e contributi a tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo non vanno pagati entro il 20 giugno, ma entro giorno 16. Altrimenti scatteranno punti di penalizzazione.

3. ENTRO IL 16 GIUGNO

●Le società dovranno indicare l’impegno a partecipare al Campionato Primavera e ai Campionati Nazionali Under 17 e Under 15.

4. ENTRO IL 20 GIUGNO

●Tassa di iscrizione e fideiussione da 350.000 euro relativa al campionato di serie C 2023/2024. Dovrà essere rilasciata da banche che figurino nell’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia o da società assicurative iscritte nell’albo IVASS. Il mancato rispetto del 20 giugno comporterà l’esclusione automatica al prossimo campionato di serie C 2023/2024.

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