Ripresa Calcio Amatoriale, Country Sport Avellino e Cima Sport pronti a ripartire

Dopo le prime riaperture dello scorso 4 maggio e il via agli spostamenti fra regioni, arrivato ufficialmente il 3 giugno, anche lo sport si prepara a tornare gradualmente alla normalità. Resta un’incognita, però, la data di ripartenza del calcio amatoriale, che rappresenta una risorsa economico-sociale di assoluto valore per tutto il panorama sportivo italiano e per tanti appassionati del nostro paese.

Ad Avellino, strutture come il Country Sport ed associazioni quali la storica Cima Sport non vedono l’ora di riaprire i battenti. Ma quando potranno davvero farlo? Il Ministro Vincenzo Spadafora, delegato alle Politiche Giovanili e allo Sport, ha rinviato di una settimana (dal 15 al 22 giugno, ndr) la riapertura dei circoli sportivi e di simili strutture, al fine di limare i dettagli di un protocollo sanitario che non sarà facile applicare totalmente in taluni ambienti. Per certi versi, addirittura impossibile.

Inoltre, tra il 15 e il 25 giugno, il Comitato Tecnico-Scientifico e la Protezione Civile italiana avranno la possibilità di fare un’ulteriore valutazione sull’andamento della curva epidemiologica, a circa due settimane dal “via” agli spostamenti fra regioni. La prossima settimana, infatti, sarà decisiva per comprendere i nuovi dati e le conseguenze portate dalla prima fase di convivenza con il virus.

In Abruzzo, il Governatore Marco Marsilio ha deciso di riaprire i circoli sportivi, ma a condizioni obiettivamente assurde per tutti gli sportivi (e non): nelle classiche partite di calcetto, infatti, saranno vietati i contrasti, le scivolate, gli sputi sui guanti e sui terreni di gioco, le marcature a uomo. Prima di consentire agli atleti di entrare in campo, previsto il controllo della temperatura corporea, oltre all’uso della mascherina prima e dopo l’attività fisica.

In Irpinia, invece, tante strutture ed associazioni sportive sono in attesa di una data e di un protocollo ufficiale: tre mesi di “lockdown” rischiano di distruggere realtà che rappresentano un punto di riferimento per gli appassionati locali, oltre che una fonte di sostentamento per coloro che gestiscono determinate attività.

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