Pagellone Sidigas Avellino 2018-19: i Voti alla Scandone

PAGELLONE SCANDONE AVELLINO – La Sidigas Scandone Avellino per il quarto anno consecutivo è riuscita a centrare i Play-Off Scudetto di LegaBasket Serie A. L’obiettivo minimo per la proprietà biancoverde, che non è rimasta soddisfatta della stagione di quest’anno. Si poteva e si doveva fare di più, il pensiero comune di società e tifosi delusi dal campionato 2018-2019 della Scandone.

Questo il pagellone di fine anno con i voti ai protagonisti della squadra biancoverde:

Nicola Alberani voto 4: il GM della Sidigas Scandone Avellino è il primo responsabile della stagione semi-fallimentare di quest’anno. La costruzione del roster ha destato da subito seri dubbi con scelte incomprensibili. Sostituire Sacripanti con un coach come Vucinic, mandar via un cestista come Scrubb e puntare tutto su una squadra a trazione anteriore si è rivelata una scelta maldestra da parte del dirigente forlivese. Un’annata sulla falsa riga di quella passata, dove la squadra biancoverde non è riuscita ad andare oltre i quarti di Coppa Italia e non ha superato il turno in Champions League, nonostante gli innumerevoli interventi di mercato. Per quanto riguarda la fase di regular-season la squadra allenata da Vucinic (prima) e Maffezzoli (poi) è riuscita a fare ancora peggio rispetto alla stagione 2017-2018. Va dato atto e merito al GM della Scandone di aver pescato un giovane talento italiano come Luca Campogrande che è venuto fuori alla lunga, così come l’americano Keifer Sykes. Che serva di lezione puntare il dito e fare la guerra al singolo…? #ARRIPIGLITI

Lorenzo D’Ercole (il capitano) voto 2: stagione fallimentare per il capitano della Sidigas. Tranne alcuni sprazzi nelle prime di campionato, il cestista pistoiese non è mai riuscito a riprendersi dal suo momento di crisi trascinando con sè tutto il gruppo nell’oblio. Atteggiamento e rendimento pessimo per il #24 della Scandone: il club e la tifoseria biancoverde non meritano un capitano così. #CIVONNEPALL

Matt Costello voto 6: il lungo statunitense è stato molto sfortunato: solo sei partite disputate con i suoi compagni di squadra dove si è messo in mostra per le sue qualità offensive. Un avvio molto positivo per il lungo di Linwood, uscito troppo presto dalla stagione per poi ritornare all’ultimo atto, in gara 4 contro Milano, dove non è riuscito, per ovvi motivi, a dare un gran contributo ai suoi. Nonostante i tanti problemi questo ragazzo ha avuto la faccia tosta di tuffarsi nella mischia nell’importantissima gara Play-Off Scudetto contro l’Olimpia Milano. #TROVATINOBUONOMECCANICO

Norris Cole voto 5,5: sia dal punto di vista tecnico che da quello umano Norris Cole è stato una delusione. Accentratore del gioco, forzatore seriale e poco dedito alla fase offensiva. L’ex Miami Heat è venuto in Irpinia per fare la star anzichè pensare a lavorare per vincere e migliorare il livello di una squadra che vedeva in lui il leader assoluto. Il leader ha pensato bene di andar via ai primi ritardi dei pagamenti e non ci ha pensato due volte quando la società ha dato il “via libera” a chi non se la sentiva di vivere insieme un momento di difficoltà. Ad Avellino, caro Norris, vince una regola: “Vogliamo noi gente che lotta!”. A mai più! #SINOFRINGUELLO

Demetris Nichols voto 6,5: stagione di alto livello per Demetris, fino a quando non è stato costretto a fermarsi per un brutto infortunio alla caviglia. La classe ed il talento cristallino di questo giocatore hanno fatto sbrilluccicare gli occhi a tanti tifosi irpini, che hanno potuto ammirare le straordinarie giocate del numero #8. Negativa la stagione del cestista americano dopo il rientro dall’infortunio che lo ha condizionato pesantemente; nella serie contro Milano si è fatto letteralmente “mangiare in testa” da James Nunnally, un fattore delle sconfitte contro l’Olimpia. #QUANNOSERVIVITISIAMMUSCIAT

Caleb Green voto 5: stagione mediocre per il cestista statunitense. L’ala della Scandone è stato determinante in molte delle vittorie così come in molte sconfitte. La sua incredibile capacità di concretizzare in fase offensiva ha fatto le fortune della Scandone in molte occasioni; al contempo, il suo (irritante) atteggiamento offensivo è risultato determinante in molte sconfitte. La sua assenza nei Play-Off non si è sentita, anzi, e questo dovrebbe far riflettere il 34enne di Tulsa… #CHIAVITIAPACCHERI

Luca Campani voto 2: stagione inconsistente per il lungo di Montecchio. Non ha mai offerto un contributo valido alla squadra risultando uno dei punti deboli sia dal punto di vista mentale che tecnico, mettendo coach e compagni in difficoltà. Una delle peggiori stagioni della sua carriera, se non la più brutta. Poi ci si lamenta che gli italiani non giocano… #CIA’

Keifer Sykes voto 8: stagione sublime per il cestista americano, che è stato uno dei pochi, se non l’unico, a non mollare mai anche nei momenti di difficoltà. Un professionista vero ed un talento eccezionale al servizio della squadra; ha tolto le castagne dal fuoco in tantissime occasioni. Peccato per non essere riuscito nell’impresa nella serie contro Milano, durante la quale è stato limitato in modo decisivo nelle ultime gare della serie. Sarebbe cosa buona e giusta fare uno sforzo importante per mantenere il talento di Chicago in terra irpina, forse l’unico che meriterebbe un rinnovo ed un considerevole aumento. #STATTILOCO

N’donio (Hamady N’Diaye) voto 4,5: al di là della simpatia espressa nel corso della stagione, il buon N’donio ha offerto poco alla causa nel suo secondo anno ad Avellino. I problemi fisici e la scarsa capacità da parte del (dei) coach nel saper utilizzare le caratteristiche del lungo senegalese hanno contribuito alla pessima annata del #55 tanto acclamato dal pubblico biancoverde. Peccato perchè “Mr. stoppate” sarebbe stato molto utile in fase difensiva, magari in qualche situazione particolare che lo staff tecnico non è stato in grado di interpretare. #CISIMMOVOLUTIBENE

Stefano Spizzichini voto 4: il cestista romano ha iniziato alla grande la stagione conquistando la simpatia del pubblico irpino. Purtroppo, nella seconda metà del campionato, sono venuti fuori i limiti dell’ex Scafati fino a quando lo staff tecnico ha ritenuto opportuno tenerlo fuori dalle rotazioni. Scelta di mercato sbagliata? Probabile, ma Stefano avrebbe potuto dare qualcosa in più, specialmente nella fase conclusiva della stagione. #CIAFATTORIMANEMALE

Demonte Harper voto 7: il giocatore più solido all’interno del roster irpino, una costante che per buona parte del campionato ha saputo infondere ai compagni determinazione e fiducia, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il faro, il punto di riferimento della Scandone targata 2018-2019. Arrivato per sostituire Norris Cole, ha saputo offrire tanta sostanza e caparbietà in ogni singola partita. Avellino porterà un buon ricordo di questo professionista: serio e attento. #FOSSEPEMETICONFERMASSE

Luca Campogrande voto 9: la luce più radiosa della squadra, il giovane Campogrande è riuscito a venire fuori dopo un girone d’andata un po’ anonimo, anche per via dell’infortunio subito ad inizio stagione. Il ragazzo romano non si è perso d’animo ed ha stretto i denti per poi rivelarsi al popolo avellinese, che lo ha omaggiato in più occasioni. Anche nelle giornate “no”, il cestista ex Montegranaro è stato sempre l’ultimo a mollare e il primo a mettere sul parquet aggressività e voglia di vincere. Complimenti a questo ragazzo che ha portato aria nuova in questa realtà ed un barlume di speranza anche per il futuro del basket nazionale. Ti vogliamo capitano! #MOVATTAMBRIACA’

Ojars Silins voto 6,5: il ragazzo di Riga ha vissuto una stagione a sprazzi. Dopo le prime partite, dove ha trovato difficoltà a fare canestro da oltre l’arco, si è sbloccato contro Brescia, per poi riassopirsi e svegliarsi nuovamente nella parte finale della stagione. Ottime le sue prestazioni nella serie contro Milano, dove ha messo a ferro e fuoco la difesa meneghina con le sue triple dalla lunga distanza. Bene in difesa nelle ultime gare, in cui è venuto fuori il “Silins-difensivo” che tutti si aspettavano. Ha chiuso bene la stagione, nonostante le tante difficoltà, bravo. #EMOADDOTENEVAI?

Antonino Sabatino voto 7: il ragazzo irpino ha giocato molti minuti da garbage-time, ma non solo. In alcune gare il cestista di Avellino è stato buttato nella mischia per giocare minuti importanti e non si è fatto trovare impreparato, anzi. Il giovane avellinese ha talento da maturare, può crescere e probabilmente il prossimo anno sarà decisivo per la sua carriera da cestista professionista. I lupi sono al tuo fianco! #CHEVAGLIONE

Ariel Filloy voto 5: una stagione di alti e bassi per Arielito, che non è riuscito mai a sbloccarsi. Peccato perchè il cestista della nazionale avrebbe potuto “dare il là” a questa squadra, soprattutto nei momenti di difficoltà. Si è un po’ nascosto in questa annata e difatti le sue percentuali ed il suo rendimento sono calati notevolmente rispetto alla passata stagione. Nella serie Play-Off contro Milano è stato l’ago della bilancia nel bene e nel male, grazie per quello che hai fatto in queste due stagioni ad Avellino Ariel, sarebbe stato bello vincere qualcosa insieme. #MANNAGGIACAPOTUA

Patric Young voto 8: ha commosso tutto il palazzo questo ragazzone di 208cm per 114kg. Oltre ad aver dato spettacolo con i suoi spogliarelli nel pre-gara ha dato tutto se stesso per questa maglia e questa è l’unica cosa che conta. Il cestista americano ha giocato spesso in condizioni assurde, in cui probabilmente nessuno della sua squadra avrebbe messo piede in campo. Emblematica la sua uscita dal parquet in gara 3 dov’è caduto due volte prima di abbandonare il campo. La sua energia, la sua voglia di dare tutto se stesso rimarrà nei cuori e nei ricordi dei tifosi biancoverdi. Al di là dei limiti tecnici questo ragazzo ha incarnato alla perfezione lo spirito del lupo. Onore a te Pat e buona fortuna per il tuo futuro. #GRAZIEVAJO’

Ike Udanoh voto 6,5: tra luci ed ombre la stagione di Ike Udanoh ad Avellino. Decisamente in discesa rispetto alla stagione vissuta a Cantù. Il talento americano non è riuscito ad esprimersi al meglio con la maglia biancoverde, probabilmente condizionato dalle scarse soluzioni fornite dallo staff tecnico. Lo statunitense ha i numeri e le capacità per fare la differenza nel campionato italiano ma non è riuscito ad esprimersi al meglio. L’impegno non è mai mancato, quindi non può che guadagnarsi una sufficienza piena.
#TIENINOPOCOACAPOAFAZEPPOLE

Coach Nenad Vucinic voto 5: assolutamente inadeguato dal punto di vista tecnico-tattico per una squadra di serie A del campionato italiano di pallacanestro. Scelta incomprensibile da parte del GM della Scandone aver portato un tecnico del genere ad Avellino. Va detto grazie a quest’uomo per come è riuscito a gestire il periodo di difficoltà che si è venuto a creare in inverno dove la squadra è riuscita a reagire, nascondendo (per un breve periodo) le lacune dello staff tecnico. #MACHITAMANNATO

Coach Massimo Maffezzoli voto 7: è riuscito a dare un’anima a questa squadra, cosa che sembrava impossibile per quello che si era visto fino all’ultima gara di regular-season. Fortunato ad aver acciuffato i Play-Off per il rotto della cuffia, bravo nell’essere riuscito a tenere botta all’Olimpia Milano portando le scarpette rosse a gara-5. Complimenti al coach dello staff azzurro ed auguri per la prossima stagione, la speranza è quella di continuare a vedere quanto messo in evidenza durante la serie Play-Off contro i meneghini. Hai una grande responsabilità adesso. #EMOSO*AZZITUI

Gianmarco Abate

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