Nella giornata di ieri, dopo l’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, ha proceduto a dare esecuzione all’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari.
E’ stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento, verso un soggetto indiziato di “atti persecutori” e “violenza a pubblico ufficiale”, nei confronti del Sindaco del Comune di Pietradefusi.
La denuncia della vittima
La vittima denunciò che il prevenuto, in più occasioni, si fosse presentato presso gli uffici comunali di Pietradefusi, con la pretesa di ricevere sostegni economici da parte dell’ente, da destinare a sue esigenze personali. Precisò che il soggetto fosse già destinatario del sussidio del banco alimentare, e che erano stati allertati i servizi sociali competenti perché si interessassero della sua situazione di disagio.
Ciononostante le richieste del soggetto vennero accompagnate da minacce gravi e ripetute minacce di morte.
Il medesimo soggetto, a seguito di una sua telefonata alla Centrale Operativa di Mirabella Eclano, in cui minacciava il sindaco di Pietradefusi, fu fermato lungo la Strada Provinciale 128. In quella occasione, oltre a confermare ai militari le minacce ed intimidazioni profferite poco prima, venne trovato in possesso di un coltello, che venne poi sequestrato.
I fatti denunciati trovarono riscontro nelle informazioni rese da altre persone come i familiari della vittima, i dipendenti del Comune ed assistenti sociali. Così facendo è stata possibile l’acquisizione di gravi indizi nei suoi confronti per i delitti per cui è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari
Misura cautelare
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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