Enzo De Vito nuovo direttore sportivo dell’Avellino Calcio: la conferenza stampa di presentazione

AVELLINO CALCIO – Giornata importantissima in casa biancoverde, dove è stato presentato ufficialmente anche il neo DS Enzo De Vito: per il dirigente irpino si tratta di un ritorno, dopo l’esperienza in prima squadra vissuta fra il 2011 e il 2018. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo dell’US Avellino nella conferenza stampa di presentazione.

Le dichiarazioni di Enzo De Vito nella conferenza stampa di presentazione

Queste le parole del DS Enzo De Vito in conferenza stampa: “Da parte mia c’è tanta emozione, perché sono tornato in uno stadio in cui si sono viste tante cose belle e tante cose meno belle. Si sono vissute sicuramente emozioni particolari. Sono felicissimo. Nella notte ho avuto un contatto telefonico con il Presidente e con il figlio Giovanni, poi mi sono visto con loro per formalizzare il tutto. Devo tutto all’Avellino, che mi ha consentito di avere esperienze importanti a Parma, Genoa ed Arezzo.

Questa è la squadra più forte che ho mai avuto a disposizione. Una squadra forte, con cui si possono fare cose importanti secondo me. C’è stata anche un po’ di sfortuna in questi mesi, ma sono fiducioso perché ci sono giocatori che ho potuto solo vedere negli scorsi anni: da Di Gaudio, che navigava in categorie superiori, ad Alberto Dossena, di cui l’Atalanta mi parlava bene ai tempi della nostra Serie B.

La mia emozione? Tanta, perché erano 4 anni che non venivo qui allo stadio. Dopo 7 anni, non avrei pensato di essere qui probabilmente. Le esperienze fatte mi hanno completato, è chiaro. Ho firmato un anno e mezzo di contratto per provare a raggiungere subito un obiettivo, programmando qualcosa di importante. Avellino è qualcosa che va oltre, lo so e lo sappiamo benissimo. A Parma, quando ero lì, vidi arrivare 1.000 tifosi dell’Avellino in trasferta e questo ce lo ricordiamo bene. Siamo noi che dobbiamo trascinarli nella nostra direzione, senza mai far mancare nulla. Poi ogni anno ha una storia a sé, poi bisogna sempre adattarsi alla realtà in cui uno è chiamato a calarsi.

Mix di giovani ed esperienza? Certo, cercherò di creare questo giusto mix sin da ora, per quanto possibile. Farò tutto il possibile secondo il mio modestissimo parere, con la consapevolezza di poter creare qualcosa di importante. Credo molto nella sinergia con altre società, perché si possono fare cose di un certo livello.

La gestione Taccone? Penso che da giugno, soprattutto, avrò oneri e onori di questa società, perché potrò fare mercato e prendere decisioni in maniera effettiva. Non credo di essere stato il carnefice nel 2018, bensì una delle tante vittime. Sono stato l’ultimo ad andarsene quel 9 agosto, piangendo, perché sono di Avellino e tifo per questi colori. Partirò sin da ora con l’obiettivo di valorizzare il materiale umano a disposizione e il materiale tecnico che è stato portato qui.

Sono cresciuto molto a Parma e a Genova, dove ho avuto la possibilità di lavorare in Serie A, così come ad Arezzo. Tra Serie C e D, ho capito tante cose. Ora sono ad Avellino e sono consapevole di avere tutto per fare bene. I tifosi? Ho avuto modo di percepire l’entusiasmo dei tifosi, anche se sto vivendo un momento familiare un po’ particolare. Ma sono consapevole dell’amore e dell’entusiasmo.

Chi ha scelto Gautieri? Con il mister avevo avuto un contatto già ai tempi della Serie B, prima di prendere Marcolini nell’ultimo anno in cui sono stato qui. Poi, confrontandomi con il presidente e Giovanni nella serata di ieri, abbiamo chiuso subito l’accordo con mister Gautieri, convinti delle sue qualità umane e tecniche che può trasmettere alla squadra. C’è stata massima condivisione.”

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