Cosa è successo prima di Fidelis Andria-Avellino

Alta tensione nei minuti e nelle ore che hanno preceduto il fischio d’inizio di Fidelis Andria-Avellino, partita in scena quest’oggi allo “Stadio Degli Ulivi”. Partita da dentro o fuori per i pugliesi, consapevoli di giocarsi la permanenza nel professionismo, e per i tifosi biancazzurri, che hanno fatto di tutto per caricare ulteriormente la fase di accompagnamento al match.

Tutto è iniziato già la scorsa notte, quando un gruppo di supporters della Fidelis ha tenuto “sveglia” la squadra di Massimo Rastelli con l’esplosione di alcune bombe carta e di qualche petardo all’esterno della struttura alberghiera che ha ospitato il classico ritiro pre gara dei biancoverdi.

Ad un’ora e mezza dal kick-off, invece, circa 1.500 tifosi dell’Andria hanno atteso prima il pullman dei calciatori di Mirko Cudini, per caricare a dovere i propri beniamini, e poi quello di Di Gaudio e compagni, “intimiditi” con cori offensivi, bombe carta e fumogeni, all’ingresso della porta carraia del “Degli Ulivi”.

La terza ed ultima curiosità riguarda il campo e, precisamente, la fase di riscaldamento: secondo quanto riportato da Radio Punto Nuovo, infatti, ai giocatori dell’Avellino sarebbero stati consegnati dei palloni diversi dal materiale ufficiale 2022/23 e, peraltro, palesemente più sgonfi del normale. Clima da battaglia, ma forse troppo.

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