Avellino-Turris: la conferenza stampa di Braglia pre partita (Serie C 2020-21)

AVELLINO-TURRIS – Alla vigilia della prima giornata di campionato, mister Piero Braglia è stato protagonista della consueta conferenza stampa pre partita: le sensazioni in vista di Avellino-Turris, le ultime mosse di mercato dei Lupi e il calcio senza tifosi in epoca Covid.

Le dichiarazioni di Braglia alla vigilia di Avellino-Turris

L’affare Tito? Non ho depistato nessuno, ho solo fatto ciò che mi aveva chiesto Salvatore Di Somma. Lui non voleva insistere in quel momento e c’eravamo orientati verso altri profili. Poi la situazione si è sbloccata e sono contento che Fabio sia arrivato qui.

Sensazioni? Siamo una squadra in costruzione, reduce da due scampagnate chiamate allenamenti congiunti e dalla partita di Meda, dove abbiamo sbagliato la prima mezzora. Non possiamo prescindere dalla voglia e dalla grinta quando scendiamo in campo, perché se pensiamo di essere troppo bravi le buschiamo… È molto semplice.

Castaldo? Di questi giocatori me ne ha sempre parlato Di Somma, poi ad alcuni ci si può arrivare, ad altri no. Di solito, in Serie C non si pagano i cartellini dei giocatori, ma solo gli stipendi. Proprio per questo, ieri sera ho voluto ringraziare personalmente il Presidente D’Agostino, per il sacrificio fatto per acquistare Luigi Silvestri. L’ho fatto, anche in questo caso, su suggerimento di Salvatore Di Somma.

A Renate avevamo un solo cambio, Bernardotto, visto che Burgio aveva mal di schiena e al massimo 15 minuti nelle gambe. A un certo punto stavo per mettere Pizzella davanti per preservare Maniero. Per il resto, c’è da costruire una squadra: il gruppo si sta delineando, abbiamo soltanto da lavorare e da correggere le cose che abbiamo sbagliato nella prima uscita ufficiale.

https://www.facebook.com/usavellino1912official/videos/731191374419529/

(Video: U.S. Avellino 1912)

Noi dobbiamo cercare di capire bene la categoria: chi è sceso di categoria, deve calarsi immediatamente nella realtà della Serie C, capendo che in C bisogna correre di più rispetto alla B, dove si gioca un attimino di più. Abbiamo preso giocatori validi di C, perché con i nomi non si va da nessuna parte. Ognuno deve fare il suo.

I tifosi? Ci hanno fatto già capire cosa si aspettano da noi: sudare la maglia, portare più in alto possibile il nome di questa società, rispettandola sempre. È ciò che vogliamo noi. Noi chiediamo solo tempo per diventare la squadra che credo possiamo diventare.

La Turris? Loro giocano solitamente con il 4-3-3, anche se in amichevole hanno provato il 3-4-1-2. Avranno l’entusiasmo delle prime giornate, hanno giocatori molto veloci davanti, quindi credo che possa fare il suo campionato di C tranquillamente. Al di là di tutto, però, dobbiamo pensare a noi e a fare meglio rispetto a Renate, dove mi è piaciuto davvero poco della prestazione dei ragazzi.

Giocare a porte chiuse domani ha davvero poco senso. Credo che 1.000-2.000 persone in uno stadio come quello di Avellino, ci possano entrare anche a 30 metri di distanza l’uno dall’altro. Dopo aver permesso assembramenti nelle discoteche, ora ci vengono a dire che non possono entrare persone allo stadio e che le società non possono ricavare introiti. 

Il mio pedigree? Ogni anno, un allenatore deve dimostrare di lavorare bene e di essere bravo, resettando sempre quanto fatto negli anni precedenti. Sono reduce da un esonero che mi ha fatto girare non poco le scatole, quindi ho voglia di fare bene e dimostrare.

Situazione infortunati? Maniero e Aloi stanno bene, sono a disposizione, quindi saranno della partita. Liste a 24? Noi continuiamo a lavorare per i nostri obiettivi, non è obbligatorio averne 24 in lista. Non è necessario averne 24 in rosa, siamo contenti della lista che abbiamo pensato e a cui stiamo lavorando. Anche perché, non è facile lasciare fuori 13-14 giocatori.”

Leggi anche:

Luigi Silvestri all’Avellino: è Fatta per il difensore del Potenza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *