Avellino-Potenza: la conferenza stampa di Miceli pre partita

Alla vigilia di Avellino-Potenza, sfida in programma mercoledì 17 marzo alle ore 20.30, Mirko Miceli è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno dei Lupi, reduci dal beffardo pareggio di Monopoli e pronti ad affrontare la seconda di tre partite in una settimana. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal capitano della compagine biancoverde.

Le dichiarazioni di Mirko Miceli alla vigilia di Avellino-Potenza

Queste le parole di capitan Miceli in vista di Avellino-Potenza: “Veniamo dalla trasferta di Monopoli un po’ così così. Ci aspettavamo un risultato diverso, soprattutto per come è andata la partita, ma guardiamo il lato positivo: abbiamo guadagnato un punto sul Bari, abbiamo allungato la striscia di risultati utili, anche se fa male com’è arrivato il pareggio. Dobbiamo per forza pensare a domani, perché non è una partita semplice: hanno cambiato allenatore rispetto all’andata, hanno acquistato giocatori di esperienza a gennaio e stanno facendo bene nelle ultime partite. Partita abbastanza complicata.

Calcoli di classifica? Personalmente, non mi piace fare calcoli. Ho sempre detto che bisogna pensare partita per partita, perché ogni gara diventa difficile in questa fase del campionato, perché tutti hanno bisogno di punti. Può sembrare una frase fatta, ma preferisco pensare esclusivamente al Potenza e alla partita di domani.

L’attacco del Potenza? Hanno preso Mazzeo, a centrocampo Bucolo, sempre in attacco hanno preso Romero e Baclet. Giocano con il trequartista, con Di Livio che secondo me è un ottimo giocatore, perché è lui che dà meno punti di riferimento rispetto agli altri. Dovremo essere bravi a non ripetere l’errore di Monopoli, perché certo partite vanno chiuse e spesso sono decise da un episodio. Non mi sento di dare la colpa ai nostri attaccanti, credo sia stato un episodio a girare male, a volte è andata bene a noi. Stavolta no. Dà molto fastidio prendere gol al 94′, soprattutto quando non hai concesso praticamente nulla durante la partita, chiaramente rosico da difensore. Detto ciò, credo che stiamo facendo tutti un buon lavoro, perché abbiamo subito soltanto tre gol nelle ultime tredici partite, due su calcio piazzato e uno su azione a Monopoli.

Le tante soluzioni in rosa? Il calciatore deve sempre sentirsi un po’ in discussione. Avere dei ricambi, avere delle coppie, permette al mister di cambiare dei giocatori e a noi di non rilassarci, di non sederci. In questo il mister è molto bravo, guai a rilassarsi con lui. Per me, per noi, è un bene. Soprattutto per squadre come la nostra che puntano a stare lì in alto, è normale avere più di 11 titolari. È un fattore positivo.

L’atteggiamento del Monopoli? Da qui in avanti sono tutte finali, perché poi incontri squadre come il Monopoli che devono fare punti salvezza. Lo sfogo di Gigi (Silvestri, ndr) ci sta e non ci sta, nel senso che loro hanno pareggiato alla fine e hanno esultato, proprio come avremmo fatto noi. Poi, sulle altre situazioni, sono d’accordo con lui. In generale, credo che ci portino tutti molto rispetto adesso, ma anche noi dobbiamo rispettare ogni avversario.

Braglia? A Monopoli ha guardato la partita dall’alto, a volte ti rendi conto anche meglio di alcune cose e di alcune situazioni. Ci ha fatto notare alcuni errori che abbiamo fatto, ci stiamo lavorando e speriamo di non ripeterli domani.

Il +5 sul Bari? È molto importante, ma lo è ancora di più se riesci a gestirlo con la continuità dei risultati. Sappiamo che vale tanto perché il Bari è una squadra molto forte, costruita per stare lì.

Il coreografo delle esultanze? Io mi dissocio (ride, ndr). Diciamo che solitamente ci pensa Simone Ciancio, insieme a Luigi Silvestri e Sonny D’Angelo. Ormai è diventato una specie di mantra, perché ci porta bene. Sono esultanze che, rivedendole, sono anche simpatiche. Questo è il segnale che il gruppo è unito, sta bene insieme e si diverte.

Anche noi abbiamo visto il pareggio di Monopoli come una sconfitta, è normale. Poi, però, andiamo ad analizzare il nostro percorso e vediamo che abbiamo fatto qualcosa di importante. Ci siamo presi il punto e siamo tornati ad Avellino, voltando pagina. Il risultato di Terni? Non ci abbiamo pensato, anche perché non sapevamo niente negli ultimi 10 minuti di partita. Anche prima di iniziare, ci eravamo detti di pensare a fare il nostro prima di ogni altra cosa. La Ternana ora ha un buon distacco, però io sono abituato a crederci sempre fin quando la matematica ce lo consente. Dobbiamo pensare a noi e fare più punti possibili fino a fine campionato.

Dobbiamo andare avanti e continuare così. Nel girone di ritorno abbiamo avuto la fortuna di avere tanti giocatori a disposizione rispetto all’andata. Sono arrivati giocatori a gennaio che ci hanno dato una mano in campo e nello spogliatoio. I punti persi nel girone d’andata? Il rammarico c’è, ma credo che la Ternana sia un gradino sopra a tutti in questo momento, perché ha una squadra veramente forte e sta meritando il primo posto. Noi siamo consapevoli del nostro rendimento in questo girone di ritorno, ma allo stesso tempo non possiamo cullarci su questa cosa, perché altrimenti rischiamo di buttare tutto all’aria e non possiamo permettercelo.”

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