Avellino-Latina: la conferenza stampa di Rastelli pre partita

AVELLINO-LATINA – Giornata di vigilia per la compagine biancoverde, pronta ad affrontare la squadra allenata da mister Di Donato in occasione della 5a giornata del girone di ritorno della regular season di Lega Pro: in conferenza stampa, Massimo Rastelli ha presentato così Avellino-Latina, senza dimenticare il tema calciomercato.

Le dichiarazioni di Rastelli alla vigilia di Avellino-Latina

Queste le parole di mister Rastelli in vista di Avellino-Latina, in programma domani alle ore 14.30: “È l’ultima gara prima della chiusura del mercato, fortunatamente. Il 31 è alle porte ed è una manna dal cielo, in modo da andare ad archiviare questa fase della stagione, per poi affrontare la seconda parte di campionato a ranghi completi. Andiamo ad affrontare una gara difficile contro un avversario attrezzato, con individualità importanti e che hanno qualità. Come tutte le partite che affrontiamo, vanno prese con le molle, con la consapevolezza che dobbiamo centrare la prima vittoria del 2023 e penso sia arrivato il momento di dare un’accelerata.

È una partita importante come lo sono tutte. Una vittoria ci darebbe un pizzico di convinzione in più a proposito del percorso intrapreso, facendoci lavorare con maggiore tranquillità, fiducia e convinzione. Quando non arrivano i risultati è chiaro che si lavora con minor autostima, ma è umano. Le sensazioni sono positive e dobbiamo essere bravi a mettere in campo quello che prepariamo in allenamento.

Cambiamenti tattici? Non lo dirò nemmeno sotto tortura (ride, ndr). Sono arrivati giocatori importanti, che ci permettono di avere un ventaglio di qualità diverso e ci consentono di avere maggiori soluzioni in tutti i reparti. È chiaro che dobbiamo gradualmente inserirli all’interno dei nostri meccanismi, così da averli al top della loro condizione. Domani non ci saranno Pane, Dall’Oglio e Zanandrea, che abbiamo perso in queste ore per un problemino. Per il resto, abbiamo recuperato solo Matera e ovviamente Aya in settimana.

Paura di perdere Marconi? Non ho nessuna rabbia in corpo, perché sono un uomo di calcio e conoscono le dinamiche del mercato e di determinate trattative. È chiaro che avrei voluto l’attaccante il primo di gennaio come D’Angelo, ma so che ci sono delle cose che vanno diversamente. La società sta cercando e ha cercato di accontentarmi finora, sono sicuro che proverà ad accontentarmi fino all’ultimo minuto di questo mercato. Le valutazioni finali le faremo dopo il 31 gennaio.

Per quanto riguarda i nuovi arrivati, Mazzocco è stata un’opportunità, colta subito dalla società dopo l’infortunio di Dall’Oglio e soprattutto quello di Matera. D’Angelo è un giocatore che mi piace tantissimo e sono contento sia arrivato subito per alzare il livello del centrocampo. Avevamo puntato Gori per dare un’alternativa importante a Casarini, in caso di infortuni o squalifiche, ma non ci siamo riusciti per le dinamiche del mercato di cui parlavo prima. Matera fortunatamente è rientrato molto prima del previsto e siamo apposto così. In difesa è arrivato Benedetti appena è uscito Illanes e davanti Tounkara ci permette di avere tante soluzioni, visto che può fare tutti i ruoli del fronte offensivo. Manca solo la punta centrale, Marconi era ed è un obiettivo: vediamo se si può chiudere nelle ultimissime ore, poi faremo le nostre valutazioni.

Noi, in questo periodo, abbiamo alternato prestazioni positive e altre meno all’interno della stessa partita, stiamo pagando un po’ la transizione tra l’Avellino che era e l’Avellino che dovrebbe essere. Le voci di mercato, inconsciamente, qualcosina possono togliere, ma i ragazzi mi hanno sempre dato tutto in ogni allenamento, quindi non gli posso rimproverare nulla sotto questo profilo. Abbiamo avuto qualche difficoltà quando siamo stati chiamati a vincere a tutti i costi, quindi per noi deve essere motivo di crescita questo aspetto. Quando sono arrivato io, abbiamo detto azzeriamo quello che è stato, stateci vicini e azzeriamo le polemiche. Questo è stato fatto e la squadra ha percepito tutto questo, andando oltre i propri limiti.

Poi, il fatto che non siano arrivati subito gli acquisti che tutta la piazza si aspettava, ha inquinato di nuovo i pozzi e gli atteggiamenti, e questo non aiuta. Il calcio è dell’avellinese, è degli avellinesi, non di Rastelli e non dei calciatori. Ma c’è una società che ha un obiettivo importante: quello di portare in Serie B l’Avellino. Ma bisogna essere uniti, perché ci vuole programmazione ed equilibrio per essere vincenti, altrimenti può venire chiunque, ma non si va da nessuna parte. Noi stiamo facendo di tutto per crearci un percorso, ma abbiamo bisogno di tutti.

Io provo sempre tante soluzioni, perché la squadra deve essere sempre preparata, in base alle esigenze della partita e al tipo di avversario che affrontiamo. I ragazzi sono sempre pronti a qualunque situazione.

Sudtirol-Reggina? Non la vedrò, assolutamente no, ho altre cose a cui pensare e situazioni da monitorare.”

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