Avellino-Crotone: le dichiarazioni di Rastelli in conferenza stampa

AVELLINO-CROTONE – Manca sempre meno al Monday Night della 26a giornata di campionato, che vedrà di fronte Lupi e Squali allo “Stadio Partenio-Lombardi” alle ore 20.30: a due giorni dall’incontro, tanto atteso dalla piazza biancoverde dopo la vittoria di Potenza, ha parlato in conferenza stampa mister Massimo Rastelli, che ha presentato così la partita in programma lunedì 6 febbraio.

Le dichiarazioni di Rastelli alla vigilia di Avellino-Crotone

Queste le parole di mister Rastelli nel pre gara: “Abbiamo preso questi calciatori insieme al mister per cercare di fare meglio in questa seconda parte di stagione, cercando di sbagliare personalmente il meno possibile, con l’aiuto di una proprietà che non ha badato a spese soprattutto per l’attaccante. Credo che l’Avellino, visto i pochi movimenti fatti anche in B, abbia fatto il colpo più importante di gennaio con Marconi, oltre ai due centrocampisti importanti che sono arrivati, uno dei quali sempre dalla Serie B come Tounkara. Sarà il tempo e il campo a dirci quanto avremo fatto bene realmente.

Finalmente si è chiuso questo benedetto mercato e abbiamo davanti la rosa che affronterà in via definitiva questa seconda parte di campionato. Sappiamo su chi possiamo contare di qui in avanti. Lunedì é un altro esame, affrontiamo una squadra fortissima, che si è rinforzata ulteriormente nel mercato di gennaio, inserendo giocatori importanti e di categoria superiore, quindi sarà una gara come sempre difficilissima. Sappiamo anche che in queste partite, nel nostro stadio, ci possiamo esaltare, ecco perché voglio fare subito un appello a tutti i tifosi, perché abbiamo bisogno di loro e spero di rivedere una cornice importante al Partenio, al pari dell’atmosfera pre Catanzaro. Ci saranno momenti difficili perché affrontiamo una squadra forte, quindi abbiamo bisogno della loro spinta e di tutto lo stadio nel massimo della sua capienza.

Meglio affrontare una big? Io preferisco giocare con le grandi squadre, perché ti danno uno stimolo in più e perché sono squadre che ti danno possibilità di giocare, pur essendo fortissime. Le nostre qualità, però, possono essere avvantaggiate in un certo senso, ma è chiaro che non puoi sbagliare la minima cosa perché altrimenti ti puniscono. Affrontiamo un avversario talmente forte che non ha bisogno di presentazioni, quindi dovremo essere attenti e concentrati per cercare di centrare la vittoria, o a portare a casa almeno un risultato positivo se dovesse andar male.

Mercato? Posso ritenermi soddisfatto perché abbiamo portato ad Avellino le pedine che ritenevo potessero alzare il livello della squadra. Abbiamo preso tre giocatori dalla Serie B, abbiamo riportato qui D’Angelo, che ha fatto benissimo ad Avellino ed é un centrocampista che mi piace moltissimo per le sue caratteristiche e per il suo modo di interpretare le partite. Davanti alla richiesta di Illanes di andar via, siamo andati subito su Benedetti, che è un giocatore che conosco, che ha vinto campionati e conosce bene la categoria, oltre ad avere grande esperienza. Esterni difensivi? I ragazzi stanno crescendo, stanno lavorando e non stanno facendo fortunatamente disastri. Se non si è cambiato nulla in tal senso, é perché non si sono ritenute idonee le alternative che c’erano sul mercato. Avevamo bisogno di un’alternativa a Tito sulla sinistra e il direttore ha deciso di puntare su un ragazzo di grandissima prospettiva come Sottini, che potrà darci una mano in quel ruolo nel caso in cui Fabio dovesse avere una squalifica o un raffreddore.

Gori? Era un ragazzo che il direttore mi aveva proposto e poteva fare al caso nostro per avere un’alternativa in più in quella zona di campo, di livello, ma le dinamiche del mercato e la volontà della Triestina non l’hanno consentito. Stop. Non c’era nessuno meglio di Gori e allora siamo rimasti così, potendo adattare Matera e Dall’Oglio. Mazzocco é arrivato perché lo conoscevo già, lo sono andato un attimo a rivedere e ho dato l’ok al direttore per prendere un ragazzo che può darci una grossa mano con le sue caratteristiche e i suoi tempi di inserimento. Le mezzali son perfette, perché sono quelle che piacciono a me, e credo che abbiamo il miglior centrocampo del girone.

Io non voglio difendere il direttore, perché non ne ha bisogno. Ma sapete che significa muovere in uscita 16 giocatori a giugno? Ti condiziona il mercato, inevitabilmente. Prima ancora di arrivare a quello di gennaio. É inevitabile. Lui ha cercato di fare quello che poteva nel portar via giocatori e poi fare il possibile per portare giocatori validi, forse non pronti per una piazza come Avellino. Li abbiamo mandati a giocare per questo, ma in prestito. Parliamo sempre dei terzini, ma io preferisco lavorare sui ragazzi che ho se non c’é di meglio in giro, perché si sbaglia e si cresce, ma poi si può arrivare a giocare in Serie A, in Nazionale e al Chelsea come Zappacosta. Non sapeva marcare, non sapeva difendere, poi ha fatto la carriera che ha fatto. Cresciamo tutti sotto questo punto di vista, perché tutti vogliamo arrivare lì, quello è il nostro obiettivo, ma dobbiamo andarci tutti insieme. Io sono venuto qui per questo, non sono venuto qui per pettinare le bambole. Non si può crocifiggere un ragazzo al primo errore che commette, così come non siamo bravi quando vinciamo e non siamo dei cog***ni quando perdiamo. Dovete crescere sotto questo punto di vista.

Dall’Oglio? Non si sanno ancora bene i tempi di recupero, perché ha un infortunio particolare con un edema intraosseo che si crea e gli dà fastidio quando corre soprattutto sul sintetico che non aiuta, per l’impatto che ha sull’articolazione. Vediamo e valutiamo nei prossimi giorni.

La squalifica di Russo? Assenza pesante per noi, perché sappiamo quello che ci dà e che ci può dare con le sue qualità e le sue carrieristiche. Stiamo lavorando sulle soluzioni alternative e in questi ultimi due allenamenti deciderò il da farsi in vista del Crotone, per avere opzioni importanti davanti.

Io ho sempre negli occhi la cornice di pubblico e l’entusiasmo visti contro il Catanzaro e nella vittoria contro il Pescara. Con quell’atmosfera si possono fare grandi cose, perché tutti vogliono arrivare là, noi come voi e come tutti i tifosi. Noi non vediamo l’ora di lasciare questa categoria. Ma abbiamo bisogno di tutti, perché é un percorso tortuoso pieno di insidie, di ostacoli, ma l’obiettivo é sempre quello. A gennaio qualcosa, per tanti motivi, si è rotto. La società ha dimostrato a gennaio di volermi accontentare a tutti i costi, anche con l’arrivo di Marconi, che è un acquisto importante, ma non dobbiamo addossare tutta la responsabilità sulle spalle di Marconi. Non farà 3 gol a partita e non ci farà vincere tutte le partite. Faremmo il più grosso errore del mondo. Ognuno deve fare il proprio lavoro e il proprio ruolo, per arrivare dove vogliamo arrivare.”

LA CONFERENZA STAMPA DEL DS DE VITO

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