Avellino-Catania 1-2: le dichiarazioni di Braglia nel post partita

Al termine di Avellino-Catania, il tecnico dei lupi Piero Braglia ha commentato la sconfitta dei suoi ai microfoni di PrimaTivvu.

Queste le sue parole: “Non si poteva chiedere di più a questa squadra con tutte le assenze. Giochiamo contro squadre quadrate. Il periodo è negativo, abbiamo preso anche un gol su autorete. Ho visto poco palla a terra. Quando recuperi due ragazzi dopo dieci giorni che sono fermi devi solo ringraziarli. Dispiace perché questo è un campionato dove stiamo pagando cose non nostre. Bruzzo è venuto in panchina ma non poteva giocare. In queste condizioni dove vai? C’è a chi manca un giocatore e ne ha venti a disposizione, sei avvantaggiato. Se le regole sono queste e il gioco è questo, girano le palle“.

Braglia ha poi proseguito: “Oggi salvo soltanto l’impegno. Più di quello non abbiamo fatto. Eravamo abituati a fare diversamente prima che succedesse sto casino. C’è stata la voglia di fare. Fella e Santaniello hanno giocato fuori ruolo. Ho messo Ciancio a fare il mediano. Non è che ci possiamo inventare i ruoli così. Ma eravamo costretti. Oggi avevamo solo De Francesco come centrocampista. Maniero? Come gli altri ragazzi è un giocatore forte. Il problema non è davanti per noi, da tutte le parti tranne in attacco. Dobbiamo recuperare giocatori e rimetterli in condizione. C’è gente che sta ferma dieci/quindici giorni. In questo modo non c’entra più niente il calcio. In allenamento abbiamo fatto i sei contro sei e i sette contro sette. Non abbiamo fatto una mazza. Siamo al quarantunesimo tampone, ho il terrore. Per me è un film. Anche a livello nervoso e di concentrazione è difficile. Basta, non se ne può più. Nikolic? È del 2001, fisicamente è da formarsi. Almeno non ha paura a giocare. Ovvio che paga affrontare gente come Sarao che è alta due metri”.