Avellino Calcio, Presidente D’Agostino: “Vi spiego la scelta di Gautieri e De Vito”

AVELLINO CALCIO – Nel corso della conferenza stampa di presentazione di mister Carmine Gautieri e del neo DS Enzo De Vito, il Presidente Angelo Antonio D’Agostino è tornato sui motivi che hanno spinto il club biancoverde all’esonero di Piero Braglia e Salvatore Di Somma, prima di aprire ufficialmente il nuovo ciclo del sodalizio irpino.

Le dichiarazioni di Angelo Antonio D’Agostino in conferenza stampa

Queste le parole del Presidente Angelo Antonio D’Agostino in conferenza stampa: “Siamo qui a prenderci le nostre responsabilità. Abbiamo cambiato un po’ di cose, visto come stava andando la situazione. Abbiamo deciso di cambiare un po’ tutto per vedere di portare a termine il campionato nel migliore dei modi. Quando si cambiano le cose, si spera sempre di fare meglio di prima. Voglio ringraziare pubblicamente mister Piero Braglia, anche se non ha risposto precisamente ai nostri obiettivi, e il DS Salvatore Di Somma, con il quale abbiamo fatto delle scelte.

Abbiamo ritenuto opportuno cambiare, così come abbiamo fatto tutto quello che era giusto fare, secondo quello che ci veniva richiesto. A volte non è bastato, ma noi siamo qui a prenderci le nostre responsabilità. Il nostro obiettivo resta quello di sempre, la nostra bandierina a scacchi resta sempre lì, puntando sempre oltre. Crediamo non sia troppo tardi e possiamo giocarcela. L’auspicio è che facciamo molto meglio di quanto fatto finora.

I miei sogni? Sono sempre gli stessi, così come le ambizioni e l’entusiasmo. Non è cambiato sostanzialmente granché, a parte la data che uno si prefissa inizialmente nei propri desideri. Siamo qui, cambiando, proprio perché ci crediamo e vogliamo portare a termine tutto ciò di cui abbiamo parlato, dallo stadio al campo. Dobbiamo andar via quanto prima da questa categoria, abbiamo bisogno di fare questo salto. Sono state fatte delle scelte in virtù degli obiettivi prefissati: ti do tutto, ti garantisco tutto, ma ci sono degli obiettivi da rispettare, perché il calcio così come la vita, è un’attività. E l’attività ha bisogno di obiettivi da rispettare, ha bisogno di risultati che vanno rispettati. Se le cose non vanno, ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti, anche a costo di cambiare. E i sogni sono sempre gli stessi.

Prima di Francavilla, avevo detto a Di Somma lunedì sera: é finito il tempo della ricreazione. Avevamo già perso lo scontro diretto di Catanzaro e non potevamo permetterci di perderne un altro. Qualche scricchiolìo lo avevo già percepito ed evidenziato, ma la partita di Francavilla é risultata decisiva in tal senso.”

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