AVELLINO CALCIO – La telenovela Parisi è ormai ai titoli di coda. Il pendolino di Serino sta per diventare a tutti gli effetti un nuovo giocatore dell’Empoli, squadra che ha deciso di investire sulle sue qualità e, soprattutto, sul futuro del ragazzo classe 2000. In un’intervista apparsa sulle colonne dell’edizione odierna de Il Mattino, Fabiano Parisi ha parlato della trattativa che lo ha condotto ad accettare la proposta dei toscani e della diatriba con la famiglia D’Agostino.
”Nel corso dell’ultima settimana, – ha detto Parisi – ho letto e sentito tante cose che mi hanno profondamente ferito. Non mi è stata data l’opportunità di rispondere. Ora, però, i tifosi devono sapere come sono andate le cose. Io, così come i miei genitori, ero convinto di rimanere un altro anno, ma evidentemente il pensiero del Presidente e del Direttore Sportivo era un altro. Volevano vendermi per fare cassa. In realtà, lo avevo intuito dalla prima intervista del Presidente D’Agostino, il quale disse che sarebbe stato difficile trattenermi. Così non è, perché sarebbe bastato adeguarmi il contratto senza pugnalarmi alle spalle come hanno fatto.
Lo scorso gennaio, il mio ex agente era d’accordo su tutto con il Direttore Musa per il mio rinnovo, su base triennale, ma poi è andato via. Nessuno mi ha più proposto nulla, nonostante il Direttore Di Somma abbia avuto tanti mesi per parlarmi di rinnovo e di un adeguamento. Abbiamo iniziato la nuova trattativa con Mario Giuffredi, ma quando è arrivata quella PEC, a cui è seguito il mio certificato medico, ho capito che ormai mi avevano messo alla porta. Mi sono visto recapitare questa lettera, senza alcun preavviso, che mi vincolava fino al 2023 a mille euro all’anno, con invito ad andare in sede per la firma. Cosa avrei dovuto fare, secondo voi? Rinunciare di nuovo ad un contratto da professionista, non andare ad Empoli e accettare in silenzio? Io avevo chiesto semplicemente un contratto in linea con gli stipendi dei miei compagni, avendo sempre dato tutto in questi due anni, giocando gratis e anche con una costola fratturata. Mi sento un Lupo e l’ho fatto sempre con amore, ma proprio per questo mi sarei aspettato un trattamento diverso.”
Parisi si è poi lasciato andare ad un momento amarcord: “Sono stati due anni fantastici, ogni tanto penso ancora alla finale di Rieti. Mi vengono i brividi, anche pensando al campionato fatto con mister Capuano l’anno scorso. A lui devo tanto, è stato fondamentale per la mia crescita, mi ha permesso di migliorare sia in fase difensiva che offensiva. Gli sarò sempre grato per la mentalità che mi ha trasmesso.”
Infine, un messaggio alla piazza: “Il mio più grande ringraziamento va ai tifosi, che mi sono sempre stati vicino con affetto. Sono e resterò sempre un Lupo, proverò a farmi strada nelle categorie superiori sempre pensando alle mie origini. È solo un arrivederci, sono sicuro che in futuro tornerò a vestire i colori biancoverdi.”
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