Avellino Calcio, Forte: “Non mi aspettavo l’infortunio, Braglia persona seria”

AVELLINO CALCIO – Ospite di Contatto Sport, trasmissione in onda su Prima Tivvù, Francesco Forte ha parlato del suo attuale momento psico-fisico, caratterizzato dal brutto infortunio che lo ha colpito all’inizio del secondo tempo di Avellino-Turris.

L’estremo difensore dei Lupi ha riportato uno strappo nei pressi del retto femorale della coscia destra. Starà fuori almeno 40-50 giorni“Come mi sento? Sono un po’ giù di morale, perché in questo momento tutto mi aspettavo tranne un infortunio del genere. La squadra stava facendo bene, io mi sentivo bene, quindi questo era l’ultimo dei miei pensieri. Con lo staff tecnico e medico, però, siamo già al lavoro per tornare in campo il prima possibile.”

Forte è poi tornato a parlare del beffardo pareggio casalingo con la Turris“Non so se la mia assenza abbia fatto la differenza, i dati dicono che fin quando c’ero io stavamo vincendo 1-0. Non so come sarebbe andata a finire con me tra i pali. Sento di aver messo anche in difficoltà il mio compagno Pasquale (Pane, ndr), perché non è facile entrare a freddo, quindi mi metto anche nei suoi panni. Per il resto, massima fiducia in tutta la squadra.”

Tanti i messaggi da parte dei tifosi: “Ho sentito questa vicinanza da parte dei tifosi e della gente di Avellino, è una cosa che mi ha fatto molto piacere, perché significa che hanno molta fiducia in me. Spero di ripagare tutto questo al mio ritorno in campo.

L’ex Carrarese ha detto la sua anche su mister Piero Braglia e sul compagno Pasquale Pane: “Il mister non mi ha detto nulla dopo la partita con la Turris, ci siamo sentiti soltanto il giorno dopo. È una persona molto seria, perché ci tiene tutti sulla corda. Fuori dal campo è tutta un’altra persona. Pane? Con Pasquale ho parlato il giorno dopo al campo d’allenamento, è un portiere importante, la sua carriera parla per lui. Un infortunio tecnico può capitare a tutti, è successo a Tatarusanu in Serie A, questo la dice lunga.”

Forte ha sottolineato più volte la serietà del tecnico toscano: “Braglia è così, anche quando fa la formazione la domenica, non guarda in faccia a nessuno. Lui guarda con attenzione gli allenamenti in settimana e chi lavora meglio gioca. Non importa il nome scritto sulla maglia, lui ragiona così e finora è andato tutto bene. È il suo modo di fare calcio, da sempre.

Il portiere dei Lupi ha spiegato perché ha scelto il numero 22“Finché c’è stata la numerazione obbligatoria da 1 a 11, quando giocavo titolare indossavo sempre il numero 1. Quando hanno dato l’opportunità di scegliere un numero, mi piaceva il 22 e da lì ho sempre scelto quel numero, perché mi ha portato bene.”

Una battuta anche sul reparto difensivo biancoverde e sul gruppo che si è creato in questi primi due-tre mesi di lavoro: “Stiamo parlando di una difesa di ferro, composta da giocatori importanti. Non li scopro certo io, ma credo che sia un lavoro che parte dagli attaccanti e coinvolge tutta la squadra. In questo momento, è proprio il gruppo a fare la differenza, perché c’è voglia di allenarsi e di giocare insieme. Non vediamo l’ora di andare al campo per stare insieme.”

Forte ha poi concluso: “È un campionato molto difficile, un girone tosto e competitivo. Ci sono tante squadre importanti, dal Bari alla Ternana, passando per il Teramo e per lo stesso Catanzaro, la cui sconfitta di Terni mi ha sinceramente sorpreso. Ciò non toglie che la Ternana ha costruito una rosa davvero importante, quindi sapevamo tutti che avrebbe lottato per i primi posti. Anche noi ci consideriamo una squadra importante, basta vedere i giocatori che abbiamo in rosa. Per la Serie B è presto però, dobbiamo guardare partita dopo partita.”

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