AVELLINO CALCIO – Saranno settimane di duro lavoro per la nuova area tecnica biancoverde: il DS Enzo De Vito, una volta formalizzato l’accordo con mister Roberto Taurino, ha ora la possibilità di programmare il futuro e di costruire l’Avellino che verrà. Dal nodo contratti alle possibili permanenze, passando per i giovani talenti in arrivo e le richieste formulate dall’ex trainer della Virtus Francavilla.
Una delle certezze da cui partire è il modulo, per non ripetere i molteplici errori commessi nell’estate del 2021: difesa a tre e tridente offensivo, questa l’idea lanciata dal neo tecnico della compagine irpina. In soldoni, un 3-4-3 a trazione anteriore, sulla scia del 3-4-2-1 apprezzato in più occasioni a Francavilla Fontana, dove il classe ’77 salentino ha utilizzato spesso anche il 3-5-2.
Tale schema di gioco condizionerà inevitabilmente il mercato, in entrata e in uscita: in difesa, è difficile che restino Silvestri e Scognamiglio, nonostante abbiano contratti e ingaggi pesanti; medesimo discorso per Andrea Sbraga, rientrato dal prestito alla Turris e prossimo a salutare nuovamente Avellino. Davide Bove e Alberto Dossena, invece, potrebbero proseguire la loro esperienza all’ombra del “Partenio-Lombardi”, ma il centrale ex Alessandria continua ad essere accompagnato da un grosso punto interrogativo: l’Atalanta vanta un’opzione di riacquisto e l’agente Michele Bianchini preme per portarlo subito in Serie B. L’estate è lunga.
La batteria dei portieri perderà Francesco Forte, mentre sulle corsie esterne Ciancio, Tito e Mignanelli sembrano ormai destinati a lasciare l’Irpinia, con Agostino Rizzo più vicino ad una riconferma, per via della carta d’identità (classe’ 99, ndr) e di una freschezza atletica che potrebbe fare al caso di Taurino.
In mezzo al campo, la situazione è piuttosto delicata: quasi certo di uno “slot” in rosa Antonio Matera, che ha dimostrato di essere un onesto “rincalzo” quando chiamato in causa. De Francesco è in scadenza e non rinnoverà, così come non dovrebbe prolungare il suo contratto Oliver Kragl, fantasista tedesco approdato ad Avellino all’inizio dello scorso febbraio. Questioni anagrafiche, tattiche ed economiche, allontanano l’ex Frosinone dai colori biancoverdi. Mastalli ed Aloi, salvo clamorose sorprese, non faranno parte del progetto tecnico targato Taurino.
In attacco, il tridente pensato dal tecnico leccese fa salire le quotazioni di Claudiu Micovschi, Mamadou Kanouté (sicuro di rimanere, ndr) e Totò Di Gaudio. Su quest’ultimo, verranno sciolte le riserve nel giro di 2-3 settimane. Plescia verrà girato in prestito in Serie C, mentre la società vorrebbe provare a valorizzare l’investimento fatto su Jacopo Murano, che ha sottoscritto un contratto fino al 2024 a circa 300.000 euro annui.
Capitolo Riccardo Maniero: l’ex bomber del Pescara è sempre più lontano da Avellino. Nulla è stato deciso in via definitiva, ma l’attaccante partenopeo potrebbe essere il grande “sacrificato” in zona offensiva. Dopo due anni in Irpinia, Maniero non rientrerebbe nella “linea verde” voluta dalla proprietà all’indomani dell’era Braglia.
Entro la fine del mese di giugno, sarà necessario sciogliere il nodo contratti e impostare al meglio il mercato estivo. L’Avellino non può farsi trovare impreparato ai nastri di partenza del prossimo campionato.
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