Nel corso di un’intervista concessa ai ragazzi di “Santo Catenaccio”, podcast online su Spotify, mister Delio Rossi è tornato a parlare delle semifinali playoff della Serie B 2014/15, che videro protagoniste il suo Bologna e il primo Avellino di Massimo Rastelli.
Sul campo vinsero i felsinei, al termine di una lunga battaglia con i Lupi: “A Bologna subentrai all’alba dei playoff praticamente, – ha detto Rossi – quando la società capì che non poteva più salire direttamente, con la squadra che si qualificò da quinta ai playoff. Se l’Avellino arriva ai playoff in B è motivo di vanto, se ci va un Bologna neoretrocesso dalla A è quasi un’onta. Quindi vivemmo un ambiente molto deluso e senza fiducia. Arrivando a tre giornate dal termine della regular season, non potevi incidere molto dal punto di vista fisico, ma puoi aggiustare qualcosina sotto il profilo tattico e ridare fiducia ad un ambiente che fiducia non ne aveva. Affrontammo un Avellino che giocava molto bene e che nelle due partite meritava anche qualcosina in più rispetto a noi, sotto il profilo squisitamente tecnico, – ha ammesso il tecnico romagnolo – ma forse lì ha prevalso quel pizzico di esperienza in più che avevamo noi”.
Sui contatti avuti con le società campane in passato, ha poi aggiunto: “Non mi risultano contatti con l’Avellino l’estate scorsa, almeno a me non risulta la cosa. Ci fu invece un contatto col Napoli del primo De Laurentiis, ma quando fui chiamato ero appena stato promosso con il Lecce in Serie A e quindi c’era curiosità per una nuova esperienza nella massima serie, mentre il Napoli era ancora in C”.
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