CALCIO CATANIA – Dopo aver fondato la società F.C. Catania 1946 s.r.l., alla vigilia della seconda asta fallimentare utile per acquisire il ramo d’azienda calcistica in capo alla Calcio Catania S.p.A., l’imprenditore laziale Benedetto Mancini ha emesso un comunicato ufficiale, ribadendo di voler dimostrare la trasparenza e la serietà dei suoi movimenti. Ci sarà una nuova manifestazione di interesse nelle prossime ore, nonostante il mancato arrivo della PEC richiesta dal Tribunale entro le 12.00 di venerdì 4 marzo.
COMUNICATO STAMPA
“L’esito della gara di ieri ha lasciato solo amaro in bocca, ma vogliamo andare avanti e testimoniare la nostra buona volontà, presentando una nuova manifestazione di interesse perché amiamo il Catania e non vogliamo fermarci di fronte a una PEC non partita”. A parlare è l’imprenditore romano Benedetto Mancini, amministratore unico e legale rappresentante di F.C. Catania 1946 s.r.l. che in data odierna ha inviato alla curatela del Tribunale fallimentare di Catania, tramite posta certificata, una manifestazione di interesse relativa “all’acquisto del ramo d’azienda calcistica in capo alla fallita Calcio Catania S.p.A.” alle stesse condizioni stabilite dall’avviso di vendita emesso dal Tribunale.
La manifestazione di interesse è supportata da cauzione di 125.000 Euro, la stessa che era stata versata attraverso bonifico contabile per la partecipazione alla gara che non vogliamo venga restituita – spiega Mancini – ma rappresenti appunto la cauzione qualora l’Ufficio Fallimentare reputi meritevole la nostra proposta. La stessa somma potrà essere trattenuta – specifica ancora – nel caso in cui F.C. Catania 1946 si renda inadempiente alla presentazione di offerta irrevocabile d’acquisto”.
L’intenzione di F.C. Catania 1946 – specificata all’interno della manifestazione di interesse – è quella di procedere a formulare l’offerta irrevocabile d’acquisto e, di seguito, addivenire alla stipula dell’atto di trasferimento del ramo d’azienda entro lunedì 14 marzo 2022. “Il problema sorto ieri – conclude Mancini – è relativo a una non corretta trasmissione dopo che l’offerta era già stata formulata e di conseguenza generata dal Portale delle Vendite Pubbliche. Un errore che resta tale, e non fatto in mala fede, se si considera come io sia disposto a rimetterci di tasca mia, per provare a prendere il Catania. La cessazione dell’esercizio provvisorio determinerebbe la perdita di ogni valore del ramo d’azienda e un danno per i creditori nonché ovviamente, e la cosa mi addolora molto, per i tifosi del Catania che ho avuto modo di apprezzare in questi giorni di vivace confronto. Sono schietti e genuini e spero di avere l’opportunità di fargli capire che ho un progetto importante che voglio condividere con loro”.
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