Nel corso della trasmissione “0825”, in onda su 696 TV, è intervenuto telefonicamente il direttore sportivo del Racing Club Aprilia, Alessandro Battisti, che ha parlato della prossima sfida con il Calcio Avellino e della stagione finora fallimentare della compagine biancoceleste.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal direttore Battisti ai microfoni di Ottochannel nella serata di ieri.
“Mi è dispiaciuto leggere di polemiche relative ai rinvii della partita con l’Avellino. Non pensavo, non pensavamo, di creare problemi. Se l’Avellino mi avesse chiamato per giocare la partita l’avremmo sicuramente giocata; lo scorso mercoledì avremmo voluto giocare: non so per quale motivo non è stato possibile. Ho sentito e letto cose non vere, non giuste e fuori luogo. Ma, ormai, fa parte del passato. Finalmente si gioca. Saremo incerottati, come sempre, ma riusciremo a mettere in campo una formazione importante.
Sicuramente è un momento molto particolare, nel quale affronteremo le prime della classe nel giro di quattro giorni. Dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di vincere le prossime due trasferte. Per noi è l’ultima spiaggia per cercare di riagguantare i play off: per noi è il minimo sindacale.
Le responsabilità della negatività di questo campionato sono mie. Eravamo partiti con altri presupposti, con ambizioni, vogliamo cercare di raggiungere i playoff, ma la squadra era costruita per vincere il campionato. L’Aprilia è la delusione più grande di questo campionato. Non amo gli alibi e le scuse. Avremmo dovuto fare un altro cammino. In tribuna avevamo Nicola Russo, in panchina gente come Corvia, Patti, Mastromattei. Le annate sono molto particolari. Noi non siamo mai riusciti a trovare un equilibrio importante, di questo dobbiamo fare mea culpa, ma mancano sette partite e abbiamo ancora da dare qualcosa a questo campionato.
I nostri under? Sono tutti di nostra proprietà, una scelta che magari abbiamo pagato in termini del raggiungimento degli obiettivi, ma stiamo valorizzando ragazzi che sono nostri e sono cresciuti molto. L’anno scorso, quando ero a Nocera, la scelta degli under è stata diversa. Quest’anno abbiamo fatto una scommessa, quella di giocare due 2000 e un 2001 in campo e siamo contenti di averli messi in mostra.
Io ho avuto il privilegio di conoscere ed essere allenato da Adriano Lombardi ai tempi del Benevento, negli anni novanta: una persona meravigliosa, nonostante qualche volta mi mettesse in panchina (scherza, ndr). Non ho mai giocato nello stadio a lui intitolato. Sarà un piacere e un emozione tornare in quello stadio in cui si sono giocate partite di palcoscenici più consoni alla storia dell’Avellino. Uno stadio che ora è, giustamente, intitolato a lui.”
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