AVELLINO CALCIO – In attesa di comprendere come e quando si chiuderà la Serie C 2019-20, il Direttore Sportivo dell’U.S. Avellino 1912, Salvatore Di Somma, ha iniziato a pensare al suo futuro in Irpinia. Intervistato da Il Mattino in occasione del suo 72° compleanno, il DS dei Lupi ha detto la sua su quanto sta succedendo in Italia e nel mondo del calcio, senza dimenticare le voci relative ad un suo “secondo” addio in estate.
“Il Coronavirus è un avversario disonesto – ha detto Di Somma – perché invisibile. Non ci si può sempre difendere contro di lui, non è una partita di calcio. In questi giorni difficili, mi aiuta vedere il mare da casa mia e mi distraggo vedendo le partite che mi manda Cristian Broccoleri, un osservatore che lavora con me dai tempi della Juve Stabia.
Giovani interessanti? Diversi, ma non so quale sarà il mio futuro e se resterò ad Avellino. Ho un ottimo rapporto con il presidente D’Agostino: ogni giorno mi sento al telefono con lui e con suo figlio Giovanni. Il confronto è franco e sincero. Credo parleremo di persona a breve, per definire se continuare o meno insieme. Inutile dire che ne sarei fiero, orgoglioso ed onorato. L’Avellino resta in cima alla lista delle mie priorità: rimanere vorrebbe dire che il mio sogno continua, se dovessi andare via mi dispiacerebbe ma amici come prima.
Per me è una situazione drammatica quella che stiamo vivendo, – ammette il DS dell’Avellino – quindi non credo che riprenderà il campionato. C’è poco tempo per organizzare il tutto e costi da sostenere molto elevati: basti pensare al numero di tamponi che ogni società dovrebbe procurarsi per assicurarsi che i propri tesserati non siano positivi al Covid-19. Forse, possono permetterselo i club di Serie A, ma non certo quelli di Lega Pro. Anche il Dottor Esposito, il nostro medico sociale, mi ha confermato che sarà molto complicato riprendere.
Per quanto riguarda il campo, invece, avevamo chiuso sesti alla fine del girone d’andata e siamo riusciti a restare nella top 10 dopo la vittoria con la Ternana. Credo si sia fatto qualcosa di straordinario, per una squadra costruita in tempi record e con pochi soldi. Se non avessimo perso in corso d’opera Charpentier e Silvestri, sono sicuro che saremmo piazzati anche meglio in classifica.
Capuano? Senza nulla togliere a Ignoffo, che ringrazio e ringrazierò sempre, credo che avrei dovuto prendere Eziolino sin dall’estate. Questa è l’unica cosa che cambierei, se tornassi indietro. Sulla sua riconferma per l’anno prossimo, credo ci siano pochi dubbi, l’ha meritata sul campo. Poi deciderà D’Agostino. Non oso immaginare cosa farebbe il mister in caso di promozione in Serie B…”.
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