Al termine di Renate-Avellino, il tecnico dei lupi Piero Braglia ha commentato la sfida ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
Renate-Avellino 2-1: le dichiarazioni di Braglia nel post partita
Queste le sue parole: “Nel primo tempo erano molto più presenti di noi sul campo. Si vede che il Renate è una squadra che gioca insieme da molto tempo. Alcuni ragazzi erano timidi, con il calcio non c’entrano niente. C’è bisogno di darsi una svegliatina. Siamo ad Avellino, non gli permetto di giocare così. Burgio è un ragazzo molto chiuso, forse è la prima volta che esce da casa. Ha tiro, corsa, quando va sul fondo la gira bene. Bruzzo deve migliorare molto. Dobbiamo migliorare qualcosa sulle uscite. Non si fa calciare uno dal limite dell’area in maniera così passiva. Sono cose che dobbiamo aggiustare. Non voglio esagerare, ma non ho mai fatto un allenamento undici contro undici. Non è mica facile stare a parlare e fare appunti a dei ragazzi che hanno dato tutto”.
Braglia ha poi proseguito: “Parlo di un ragazzo che gli voglio bene, secondo me è un buon giocatore, ma quando giochiamo in una certa maniera facciamo fatica. Siamo iniziati ad entrare in partita e abbiamo creato buone situazioni. Mi è piaciuto il carattere, il non voler fare figuracce. Lasciamo perdere in che condizioni eravamo. Alla base c’è un bel gruppo che non vuole perdere e se la gioca. Dobbiamo finire questo cacchio di organico, gli altri giocano insieme da tanto tempo e noi dovremo lavorare con le idee chiare quando sapremo chi avremo a disposizione. Espulsione ingiusta, rigore non dato, non mi interessa parlare degli arbitri. Se si inizia ora, con una partita che ha poco significato non la finiamo più. Però mi dà fastidio l’atteggiamento che ha avuto nei nostri confronti, anche i suoi colleghi. Loro pretendono rispetto e poi sono i primi che se ne fregano”.
Leggi anche:
Renate-Avellino 2-1: le Pagelle dei Lupi (Coppa Italia 2020-21)
Renate-Avellino 2-1: Tabellino e Risultato Finale