AVELLINO CALCIO – Lo straordinario momento della squadra di Michele Pazienza ha inevitabilmente attirato l’attenzione dei media nazionali, spingendo Sportitalia a dedicare un’intera serata al progetto US Avellino: in compagnia del presidente D’Agostino e del tecnico dei Lupi, il direttore Giorgio Perinetti ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza in Irpinia, tornando sull’esonero di Massimo Rastelli e sull’ingaggio del trainer ex Cerignola.
Ora, i risultati danno ragione all’area tecnica biancoverde, ma nelle prime settimane nulla è andato come sperato: “Le risposte che avevamo avuto rispetto ai problemi che manifestava la squadra non erano soddisfacenti e quindi, velocemente, abbiamo pensato di invertire la rotta. Pazienza era l’alternativa a Rastelli già quest’estate, – ha confermato Perinetti – ma a giugno abbiamo fatto prima dei ragionamenti, che hanno portato inizialmente alla riconferma di Rastelli. Poi abbiamo deciso di ripartire da Pazienza, che ritenevamo l’uomo giusto. In estate, l’impegno della società è stato importante, perché qui c’è una proprietà che dà convinzione di poter credere nel futuro, oltre che nel presente, e rispetta i ruoli, cosa rara nel calcio di oggi.
Abbiamo potuto lavorare, abbiamo potuto allestire una squadra che presenta tante alternative e Pazienza ha avuto un ottimo impatto. Come ha detto Varela, ha riportato con i piedi per terra tutti, a partire dalla squadra. Dalla presunzione di essere, si è ripartiti dalla convinzione di essere. Dal punto di vista tattico, i numeri contano fino a un certo punto, o fino alla fine del primo tempo, ma nell’era dei cinque cambi deve essere bravo ad interpretare la gara. I suoi cambi sono quasi tutti azzeccati. Abbiamo trovato un allenatore che può dare un significato alla stagione dell’Avellino, ma anche al suo futuro come professionista.
È chiaro che è più difficile preparare la sfida con il Francavilla rispetto alla vittoria di Catania, dove tutto è stato curato nei minimi dettagli, ma dove le motivazioni c’erano già alla vigilia per tutta una serie di motivi. Per il resto, io spero di poter ridere all’ultimo, perché si ride meglio.
Il mercato? C’è, ci sarà a gennaio, faremo le valutazioni del caso al momento opportuno. Ma parlare ora di mercato, mi sembrerebbe di svilire il lavoro di ragazzi che stanno facendo veramente bene. A Catania eravamo in campo con una squadra abbastanza giovane, quindi ci sono anche dei giovani su cui si può puntare, oltre agli esperti presi in estate. Noi abbiamo iniziato lavorando sul 4-3-1-2, poi siamo passati al 3-5-2 con mister Pazienza, quindi dovremo riequilibrare numericamente i tre reparti, in base alle necessità”.
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