PALERMO-AVELLINO – In vista della sfida valevole per la 12a giornata della Serie C 2021-22 (Girone C), mister Piero Braglia ha parlato in conferenza stampa per presentare Palermo-Avellino, in programma allo “Stadio Barbera” domenica alle ore 14.30.
Le dichiarazioni di Braglia in vista di Palermo-Avellino
Queste le parole di mister Braglia nel pre gara: “Una partita d’altri tempi, Palermo ed Avellino sono piazze importanti. Loro ritroveranno la curva, ci sarà molta gente in uno stadio così importante, penso sia bello quando c’è parecchio pubblico. È una buona squadra, che ha cambiato modulo nell’ultima gara, non so se lo confermeranno. È una squadra forte, attrezzata per lottare per le zone alte della classifica.
Noi cerchiamo di recuperare più gente possibile ogni settimana, poi teniamo conto di quel che ci dice lo staff medico. Dobbiamo prepararci molto bene perché è una partita importante, lo sappiamo. A volte prendi il punto fuori casa come una sconfitta, però poi vinci e allora ripensi al punto in trasferta come un qualcosa di guadagnato. Non abbiamo mai avuto tutti i giocatori disponibili insieme per provare determinate cose, poi una volta che ce l’hai cerchi di provare a trovare una certa continuità. Chi recupera? Dovete chiedere allo staff medico, io posso sperare di recuperare qualcuno, ma poi sono sempre gli esami e il dottore a decidere. È una cosa dello staff medico.
La nostra identità tattica? Noi abbiamo sempre lavorato sulla difesa a tre e sulla difesa a quattro, proprio per variare ed essere pronti ad entrambi i moduli. Poi perdi D’Angelo e allora perdi un saltatore in area di rigore, che ti costringe a fare delle valutazioni a seconda degli avversari e di quanta gente portano a saltare in area. È chiaro che se l’avversario ne porta 6 a saltare, non puoi certo mandare la banda bassotti a marcare. Sono valutazioni che noi come staff tecnico dobbiamo fare. Al di là dei moduli, poi è sempre l’interpretazione e l’atteggiamento, il campo a dirti se hai ragione.
Ciancio? Simone penso che l’avremo la prossima settimana, si sta curando e credo che da lunedì sarà in gruppo. Obiettivi? Io confermo quello che ho detto, questa squadra ha la possibilità di arrivare fra le prime tre. Ne ha la qualità, l’importante è che abbiamo tutti la testa libera, facendo le cose che sappiamo fare e pensando esclusivamente al campo. Se non si arriverà fra le prime tre, non avremo fatto un campionato all’altezza.
Carriero e Maniero? Non ho, al contrario di Ciancio, la certezza che non ci saranno. Perciò parlavo di visite e di ulteriori test, quindi vediamo.
Partita della svolta? Noi dobbiamo continuare a fare risultato, la partita della svolta è a fine marzo, quando si avvicinano gli obiettivi e devi capire dove arriverai realmente. Il campionato è ancora lungo, c’è un altro mercato di mezzo, quindi è chiaro che c’è ancora molto tempo. È una partita importante, ma dobbiamo pensare a trovare continuità di risultati. Quando andiamo in campo, andiamo in campo per vincere, non certo per pareggiare. Poi è l’avversario e il campo a dirti se puoi vincere, noi andremo come sempre a fare la nostra partita.
Gli esterni offensivi? Sono d’accordo che i giocatori bravi vadano fatti giocare, poi è chiaro che devi trovare un equilibrio. L’equilibrio lo trovi lavorando. Poi se li metto dentro tutti insieme e perdiamo, voglio vedere quante cose mi si dicono.
Difesa a quattro solo con Ciancio? Dipende dalla crescita di Rizzo. Agostino gioca meglio nei cinque o nei quattro a centrocampo, questo è evidente. Io penso che Rizzo sia un ragazzo estremamente intelligente, non credo sia un problema. Il problema è complessivo, di occupazione degli spazi e di rientro di tutti gli effettivi in fase difensiva. Poi Rizzo lo ha fatto più a quattro che a tre probabilmente, però dobbiamo fare delle valutazioni anche in base alla partita.
Plescia? Sta facendo bene, ha fatto due buone gare, al di là di aver procurato l’espulsione domenica. Ha fatto meglio a Catania, però quando ha potuto essere pericoloso lo è stato anche contro la Paganese. Ha sofferto tanto, è un ragazzo che ora ci può dare una mano, anche per far rifiatare Maniero, tenendolo un attimo più tranquillo. Senza dimenticarci un ragazzo come Gagliano, che sta facendo bene e gioca meglio quando è incazzato. Bisogna trovare il modo di farlo incazzare (ride, ndr).
Kanouté? Non gli ho detto assolutamente nulla dopo l’espulsione, perché lo avrei fatto cento volte anche io. Preferisco un ragazzo che ha una reazione, perché ci tiene, piuttosto che uno guarda il raccattapalle e non fa nulla. Dualismo con Micovschi? Stanno bene tutti e due, abbiamo ancora due allenamenti prima di giocare, vediamo.”
Leggi anche:
Biglietti Palermo-Avellino: Info e Prezzi Settore Ospiti (Serie C 2021-22)
Mini-Abbonamenti Avellino Calcio per le partite con Taranto, Picerno, Bari e Foggia