PALERMO-AVELLINO – Prima di partire alla volta della Sicilia, mister Piero Braglia ha presentato in conferenza stampa la sfida fra Palermo e Avellino, valevole per la quarta giornata della Serie C 2020-21 (Girone C). Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei Lupi a 48 ore dal calcio d’inizio, previsto per domenica 11 ottobre alle 15.00.
La conferenza stampa di Braglia pre Palermo-Avellino
“I ragazzi stanno bene. Come arriviamo a Palermo, poi lo dirà il campo. È stata una settimana lunga, perché abbiamo lavorato anche lunedì. Ci stiamo preparando, i ragazzi hanno lavorato bene. Il campo poi ci dirà come stiamo realmente.
La rabbia di Viterbo? A Viterbo non ero arrabbiato. Difficilmente mi incavolo, al massimo parlo in modo diretto, sono fatto così. Se mi incavolo, lo dico e lo dimostro prima ai miei ragazzi nello spogliatoio, poi a voi casomai. A Viterbo non ero soddisfatto della prestazione nel complesso, ma non ero arrabbiato. Stiamo crescendo, dobbiamo ancora crescere, lavorando come abbiamo fatto questa settimana. Sarà il campo che ci dirà come stiamo lavorando, sono contento della squadra e di come lavora, sono contento del gruppo che si è venuto a creare qui ad Avellino.
Tridente offensivo con Fella? Bisogna vedere se la squadra lo regge. Non dimentichiamoci di Bernardotto. Fella può fare anche il trequartista, sicuramente, ma al momento credo che dovremo aspettare. Il ragazzo sta bene, perché si è sempre allenato con la Salernitana, ma è chiaro che è arrivato soltanto lunedì scorso. Non dimentichiamoci di Errico, che ha avuto un problema muscolare, sul quale poi mi dirà il dottore.
Sono contento del mercato portato avanti da Di Somma e dalla proprietà, so degli sforzi fatti. Sono soddisfatto della squadra che ho a disposizione. L’Avellino è attrezzato per competere, con noi ci saranno altre 5-6 squadre, perché ci saranno. La sorpresa, per ora, è il Teramo, per come gioca e per i risultati che ha portato a casa, anche contro il Palermo.
Questo Avellino mi consente di cambiare anche a livello tattico, possiamo giocare anche a quattro dietro. Il ragazzino che abbiamo preso, Errico, ha una qualità che probabilmente gli altri hanno meno: salta l’uomo e crea superiorità numerica. È chiaro che vogliamo restare attaccati a un carro che ci interessa, a cui ambiamo. Inutile dire che si vuol vincere, noi dobbiamo lavorare e parlare il meno possibile. Tatticamente, siamo aperti a qualunque soluzione, quindi vediamo domenica.
4 partite in 10 giorni? Non siamo in tempi normali, questo calendario non è una cosa normale. Il calendario, però, ci dice questo e dobbiamo adattarci, stando attenti in ogni situazione quotidiana. Andare meno nei luoghi pubblici, stare attenti ai contatti, perché abbiamo visto cosa succede anche in Serie A, con il caso Genoa che desta preoccupazione.
Rimpianti sul mercato? No, assolutamente. Sono contentissimo. Con Bruccini abbiamo parlato, ma non abbiamo rimpianti. Per Mungo dispiace, ma si era arrivati ad offrire una certa cifra, ottima per la categoria. Oltre non si poteva andare.
Il Palermo? Passando al 4-2-3-1 con il Teramo, gli abruzzesi li hanno rimbalzati. Il Teramo ha giocato veramente bene, mentre a Terni hanno fatto una partita di sostanza, portando a casa un punto importante su un campo difficile. Noi non ci tireremo indietro, andremo lì per fare la nostra partita.
Bruzzo? È un ragazzo del ’99, bisogna dargli tempo, è un timido. A Viterbo l’ho inserito a partita in corso, purtroppo si gioca in 11. È forse la prima volta che si allontana veramente da casa, a Pontedera giocava senza pressioni. Poi arrivi qui, a 21 anni, e ti accorgi subito della pressione che c’è attorno ad una piazza del genere. Io sono contentissimo di Michele, anche perché è molto utile negli inserimenti senza palla.
A Palermo avremo sicuramente più cambi a disposizione, almeno uno o due attaccanti forti in panchina. Siamo al completo, ad eccezione del ragazzino Errico. Le condizioni di Aloi? Se sta bene gioca. Ha avuto un piccolo fastidio in settimana, ma sta bene”.
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