A circa un mese dalla promozione in Serie B, per la Feralpisalò è tempo di programmare il futuro e la prossima stagione sportiva, con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di straordinario nel campionato di Lega Pro 2022-23. Uno degli artefici della storica annata del club lombardo è senza dubbio il Direttore Andrea Ferretti, che ha regalato a mister Stefano Vecchi un mix ideale di calciatori esperti e giovani talenti.
Intercettato dai microfoni di Radio Punto Nuovo, nel corso della trasmissione “Il Pomeriggio da Supereroi”, Ferretti ha svelato i segreti del modello Feralpisalò, raccontando dettagli e curiosità del progetto sportivo dei Leoni del Garda: “Ovviamente è stata una stagione veramente importante per noi, – ha ribadito il DS della squadra di Salò – culminata con una promozione per certi versi inaspettata. Siam partiti ad inizio anno con l’obiettivo di arrivare nelle prime cinque posizioni, valorizzando giovani che ci consentissero di fare minutaggio. Abbiamo fatto minutaggio tutte le partite, valorizzando giovani di proprietà, quindi è stato un lavoro veramente importante.
La formula vincente? Il fatto che abbia vinto una squadra facendo minutaggio ha rappresentato una novità per la Serie C. Di solito, statisticamente, vincono squadre esperte, che giocano con pochi giovani, un po’ come il Catanzaro di turno. Noi abbiamo dato continuità ad un lavoro che avevamo iniziato già lo scorso anno, con la consapevolezza che forse è anche più facile farlo in piazze come la nostra, dove hai la possibilità di lavorare con maggiore serenità rispetto a piazze calde come Avellino. Però, se posso dare un consiglio, è sicuramente quello di puntare su una continuità di guida tecnica e di progetto, per avere delle basi da cui ripartire nel campionato successivo. Noi siamo stati costanti nelle prestazioni, ma non nel numero delle vittorie come Catanzaro e Reggiana, che hanno vinto molte più partite di noi. Però siamo stati ugualmente premiati.
Per vincere i campionati, bisogna partire da una difesa granitica, da una difesa forte, al di là che venga composta da giocatori giovani o esperti. Se uno è forte, lo è e lo può dimostrare a qualunque età. Fino a poche giornate dalla fine, avevamo il terzultimo o quartultimo attacco del girone, ma grazie ai numeri della nostra difesa siamo riusciti a tenere una continuità di risultati che poi ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo. E noi, su cinque elementi tra difensori e portiere, avevamo quattro Under sempre titolari.
La struttura societaria vincente? Il discorso societario è determinante per il funzionamento di una squadra. Se a livello societario c’è un’organizzazione importante, poi i risultati arrivano di conseguenza. Secondo me, una società funziona bene quando la catena è snella, c’è un’unica linea e tutti vanno in quella direzione lì. C’è bisogno di una catena snella, dove tutto funzioni al meglio e faccia al massimo il proprio lavoro, senza che ci siano interferenze. Un’organizzazione maniacale in tutti i settori, pensando anche al marketing e alla comunicazione, oltre al lato sportivo.
Problema stadio? Sì, è un problema generale in Italia, anche noi lo stiamo vivendo dopo la promozione. Vorremmo ampliare il nostro stadio, ma ci sono diversi problemi da risolvere e poco tempo per farlo, ecco perché stiamo vedendo di trovare una soluzione nel breve. Brescia e Piacenza sono le situazioni più calde in questo momento, ma non abbiamo ancora chiuso nessun accordo e contiamo di farlo nel giro di pochi giorni”.
(Immagine di copertina: Feralpisalò)
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