"Il prossimo anno non contatemi", il primo romanzo dell'avellinese Giuseppe De Maio

Il prossimo anno non contatemi – Giuseppe Maria De Maio

Il primo romanzo dell’avellinese Giuseppe Maria De Maio sul fantacalcio, il gioco che unisce più di 8 milioni di persone e continua a dominare il nostro Paese. Dallo sport più bello del mondo al “gioco del demonio”, che ha invaso la vita e le case di giovani e meno giovani, aggiungendo un altro tassello (fondamentale) al weekend di calcio.

“Questo libro nasce dalla stagione 2019/20, la prima falcidiata dal Covid e questo ha inciso sulle nostre vite, sul calcio e ovviamente sul fantacalcio – ha svelato l’autore del libro -. Non c’è molta letteratura sul fantacalcio, ci sono manuali chiaramente, ma non è mia intenzione raccontare il fantacalcio come scienza. È un romanzo a cui ho lavorato personalmente tra il 2020 e il 2021, per poi perfezionare il tutto con un professionista tra il settembre 2021 e la primavera del 2022. Poi la casa editrice Urbone Publishing ha creduto in me e nel mio progetto, contribuendo alla pubblicazione del libro.

Nel romanzo ci sono chiaramente riferimenti biografici, – ha aggiunto Giuseppe De Maio – ma ci sono degli elementi comuni a tutti i fantallenatori: da quello che fa scambi indecenti a colui che vince il fantacalcio senza capirne assolutamente nulla, fino ad arrivare a quello che studia tantissimo e finisce per non vincere mai. C’è davvero di tutto e di più, leggendolo scoprirete tante cose vissute e altre che avete visto durante i campionati o in sede d’asta.

Perché leggerlo? Per divertirsi e farsi una risata, perché è un romanzo semplice e leggero. Il fantacalcio è al centro di una vita ricca di tante dinamiche, caratterizzata da amicizie e aspetti sentimentali. Il tutto è sempre legato dal fantacalcio, con tanti ragazzi che prendono strade diverse, ma restano uniti e continuano a vedersi proprio grazie al fantacalcio.

Il fantacalcio per me? È un gioco bellissimo, che faccio con passione, che pratico e continuerò a farlo, anche se in maniera diversa perché quando si cresce gli interessi diventano altri. Ma il fantacalcio è sempre lì, a darmi leggerezza e spensieratezza.