L’analisi di Raffaele Biancolino nel post partita di Giugliano-Avellino, terminato sul punteggio di 1-1. Qui di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancoverde ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
Le dichiarazioni di Biancolino nel post partita di Giugliano-Avellino 1-1
Questa l’analisi di Biancolino nel dopo gara: “Appena riusciamo a fare gol, abbiamo questo difetto di abbassarci troppo, ma soprattutto non riusciamo a chiudere la partita. Ed è un peccato, perché poi prendi un gol evitabile e non possiamo permettercelo per quello che stiamo facendo e per la posizione in cui siamo. Ci stiamo lavorando, ma siamo punto e a capo e andiamo avanti.
I cambi? Non abbiamo chiuso la partita, questo è mancato. Poi, sicuramente chi è entrato poteva dare qualcosa in più. Questo mi fa rabbia, dispiace, e questa situazione mi fa molto arrabbiare. Chi entra deve dare di più di chi gioca dall’inizio. Martedì ne parliamo.
Non è una questore di mentalità, secondo me bisogna migliorare in ognuno di più, su qualsiasi cosa che si fa. Quando si prende gol, c’è sempre un errore nostro. Va bene se lo costruiscono gli avversari, ma finora abbiamo preso gol su situazioni in cui abbiamo commessi errori noi, non perché hanno costruito chissà che cosa gli altri. Avellino non è un posto di villeggiatura, ad Avellino bisogna stare con voglia e fame. Non si può stare ad Avellino e pensare ad altre cose. Chi non vuole restare o chi pensa di andare a giocare in Serie B o in Serie A, parla con la società e si vede di accontentarlo. Fin quando stiamo ad Avellino, bisogna dare il massimo per questa maglia.
Continuità di rendimento? Si trova nel lavoro, poi qualcosa mancherà, qualcosa arriverà. Il lavoro è la prima medicina e la voglia di lottare per un risultato importante. Da quando ci sono io, è sempre stata una rincorsa. Ogni volta che si pareggia, sembra che cade il mondo. Dobbiamo vincere, lo sappiamo, ma da quando ci sono io abbiamo sempre rincorso e recuperato punti. Ma recuperando recuperando, poi ti tocca anche lasciare dei punti per strada, come successo oggi.
Il momento? Questo è il girone di ritorno, il girone di ritorno è così. Sono tre campionati in uno. Girone d’andata, girone di ritorno e playoff. Si abbassano un po’ le distanze e si vanno a cancellare le cose del girone d’andata. Sarà una guerra su ogni campo in cui andremo. Non sotterriamo l’ascia di guerra, ma dobbiamo essere noi a non mollare nulla. Sono il primo ad essere dispiaciuto, ma ogni volta che si pareggia sembra che cade il mondo. Bisogna ripartire e fare tutti un mea culpa”.