Francesco Ghirelli sul caso Catania: “Stillicidio di notizie che ci crea notizie”

CASO CALCIO CATANIA – Sono ore importantissime per il futuro del Calcio Catania e di tutti i suoi tesserati, che attendono con ansia mosse concrete da parte di Benedetto Mancini, unico a presentare un’offerta per l’acquisizione del ramo calcistico dell’azienda (fallita lo scorso dicembre, ndr), circa tre settimane fa. Ad esprimersi sulla vicenda, nella serata odierna, è stato lo stesso Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, preoccupato per quanto sta succedendo in questi giorni e per la dead-line fissata dal tribunale fallimentare di Catania.

LA NOTA DEL PRESIDENTE GHIRELLI SUL CASO CATANIA

In merito alla vicenda legata al Calcio Catania il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli dichiara: “Il primo pensiero va ai tifosi nella Città di Catania, in tutta Italia e nel mondo. C’è in gioco la storia di un grande club del  calcio professionistico, un patrimonio importante del calcio italiano. Con rispetto stiamo seguendo il lavoro del tribunale fallimentare di Catania e della curatela fallimentare. Non nascondo che lo stillicidio di notizie che si susseguono ci crei enormi problemi, in particolare nel momento in cui il campionato va verso la fase finale”.

Il presidente continua: “Voglio subito ricordare che, riguardo alla questione Catania Calcio, il contatto tra il sottoscritto e il presidente Gravina  è continuo, logicamente ci siamo sentiti e confrontati nell’odierna giornata.  Non so se il passaggio davanti al Tribunale fallimentare di Catania sarà onorato, ai fini della concessione da parte della FIGC del titolo sportivo il percorso non sarebbe comunque finito, poiché sarà necessario garantire i requisiti di onorabilità e sostenibilità finanziaria alla FIGC, oltre al pagamento del debito sportivo stimato in circa tre milioni di euro o alla garanzia fideiussoria sullo stesso. Sono stato in silenzio, in queste settimane, sulla vicenda Catania perché era giusto attendere lasciando lavorare la curatela fallimentare. Tuttavia, ho esercitato una continua interlocuzione con chi aveva il compito di agire. Così come, con rispetto, partecipazione e rigore, ho seguito la encomiabile attività sportiva della squadra, dei tecnici, del personale addetto.

La vicenda dolorosa che il Catania calcio sta vivendo è figlia di una responsabilità netta relativa alla conduzione di questi anni, di passaggi compiuti per il salvataggio che andavano meglio ponderati, di impegni di intervento che non si sono concretizzati. Questa storia è stata segnata anche dalle normative fiscali derivanti dalla tragedia COVID, se non si fosse potuto usufruire di queste ultime, probabilmente il club Catania non si sarebbe potuto iscrivere al campionato 2021-2022”.

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