AVELLINO CALCIO – Direttamente dall’Hotel Bel Sito di Manocalzati (AV), in collegamento con gli studi di Sportitalia, il presidente Angelo Antonio D’Agostino è tornato a parlare del suo Avellino e dello straordinario momento vissuto dalla squadra allenata da Michele Pazienza, costruita dal direttore Giorgio Perinetti.
“Quando la piazza è così calda, diventa sempre più bello e ci spinge a fare ancora meglio – ha esordito il patron dei Lupi -. Speriamo di continuare in questo modo fino all’ultima giornata, perché c’è un’euforia straordinaria in tutta la provincia, la gente è impazzita. È sicuramente il periodo migliore da quando ci siamo insediati.
A parte la passione, io sono il primo tifoso – ha ribadito D’Agostino -. Vedere tutta quella gente al ritorno da Catania, è stato bellissimo. Questo clima ci piace tanto, ci carica tantissimo, speriamo di portarlo alla fine così. C’è veramente grande entusiasmo. Quando si hanno risultati così, questa euforia, poi passa in secondo piano anche l’aspetto economico e gli investimenti fatti.
Perché investire in questa squadra? Ho deciso di investire nell’Avellino perché sono, prima di tutto, un tifoso biancoverde. Sono sempre stato vicino all’Avellino, dando un contributo alle varie presidenze che si sono susseguite. In testa c’è sempre la passione, la voglia di portare l’Avellino dove merita. Anche guardandosi intorno, andando per i campi di C e qualcuno di B, ti accorgi di come questa piazza meriti di più, per cultura e per passione. Sono un grande tifoso ed è una soddisfazione personale farlo qui e non altrove. La passione poi ti trascina.
Poi lo sappiamo: non sempre chi spende di più vince, perché il calcio non è una scienza esatta. Ma siamo consapevoli di avere una struttura importante, dal direttore al mister allo staff, e siamo fiduciosi di poter raggiungere un risultato importante. Speriamo che l’incantesimo continui fino alla fine, perché la piazza merita questa vittoria e questa soddisfazione. I derby col Napoli? Torneranno anche quelli, sicuramente. La Salernitana? Conosco la dirigenza, siamo anche amici e abbiamo rapporti professionali, ma è chiaro che devono darsi una mossa, perché il campionato è in salita. Noi intanto pensiamo a fare il nostro.”
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