Come giocherà l’Avellino di Michele Pazienza: le possibili alternative

AVELLINO CALCIO – La società biancoverde, una volta sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Massimo Rastelli, ha deciso di ripartire dalle idee di Michele Pazienza, tecnico classe ’82 chiamato a riaccendere l’entusiasmo e a muovere sin da subito la classifica, dopo le due sconfitte incassate dai Lupi contro Latina e Juve Stabia.

Nel biennio vissuto a Cerignola, alla guida dell’Audace, l’ex centrocampista di Napoli e Juventus ha messo in vetrina gioco e buona elasticità tattica: nell’anno della promozione in Serie C del sodalizio pugliese, il 41enne originario di San Severo ha utilizzato prevalentemente il 4-3-3, alternandolo in alcune circostanze al 4-2-3-1. Malcore punto di riferimento avanzato, sia in D che in C, accompagnato dalla velocità e dalle qualità di Achik, spesso schierato sul versante destro. Nella stagione 2021/22, i gialloblù vinsero il campionato chiudendo con un filotto di 32 risultati utili consecutivi.

L’anno scorso, in Lega Pro, Pazienza è partito nuovamente dal suo 4-3-3, per poi passare al 3-5-2 in occasione della gara interna con il Taranto, datata 18 ottobre 2022. Da quello 0-0 del “Monterisi”, si è sempre affidato a tale modulo, con una solida retroguardia a tre e due giocatori molto rapidi in mezzo al campo. L’Avellino ne sa qualcosa, considerando il 3-1 maturato proprio a Cerignola nel febbraio 2023.

Ora, per mister Pazienza, la nuova avventura biancoverde. Domenica sera c’è Avellino-Foggia, partita non banale per i tifosi irpini e per lo stesso trainer pugliese, in estate vicinissimo proprio ai Satanelli. Rientreranno dalla squalifica Michele Rigione e Pasquale Pane, mentre dovrebbe aver smaltito l’influenza Salvatore Pezzella. Da valutare il giovane Maisto, al pari di un Luca Falbo che dovrebbe rimanere ai box. Nell’elenco dei probabili assenti finisce anche Lores Varela, uscito per un problema muscolare a Castellammare. Russo sulla via del recupero, ma ancora lontano dalla miglior condizione.

Contro un Foggia che gioca con il 4-3-1-2, stando a quanto visto con il Giugliano nella serata di ieri, l’Avellino dovrebbe scendere in campo con una difesa a quattro, senza snaturarsi eccessivamente rispetto al recente passato. Difficile, se non impossibile, che si rinunci al centrocampo a tre, con un reparto offensivo da ridisegnare: Varela non sta bene e Marconi non riesce ad ingranare le marce alte, ecco perché tutto passa dalle condizioni di Gori e dalla disponibilità di calciatori talentuosi come D’Amico e Sgarbi, che potrebbero essere anche adattati sull’esterno. Patierno, in ogni caso, appare certo di un posto.

Poco tempo per lavorare e una rotta da invertire immediatamente: tre partite in una settimana attendono il nuovo Avellino di Michele Pazienza tra il 17 e il 24 settembre, contro Foggia, Sorrento e Monopoli.

Le possibili alternative tattiche di Michele Pazienza, considerando le caratteristiche dei calciatori in rosa:

AVELLINO (4-3-1-2): Ghidotti; Cancellotti, Cionek, Rigione/Benedetti, Tito; Dall’Oglio/Armellino, Palmiero, Sannipoli; D’Amico; Patierno, Gori.

AVELLINO (4-3-3): Ghidotti; Cancellotti, Cionek, Rigione/Benedetti, Tito; Dall’Oglio/Armellino, Palmiero, Sannipoli; Varela, Patierno, D’Amico/Russo.

AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cionek, Benedetti, Rigione; Cancellotti, Dall’Oglio/Armellino, Palmiero, Sannipoli/D’Angelo, Tito; Patierno, Marconi/Gori.

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