La storia di Pellegrino Matarazzo, allenatore americano di origini irpine, attualmente alla guida dello Stoccarda, società recentemente promossa in Bundesliga. Chi è Pellegrino Matarazzo? Andiamo a scoprire insieme la biografia del tecnico italo-americano e il suo curriculum calcistico.
Chi è Pellegrino Matarazzo? Biografia, Origini e Squadre allenate in Carriera
“Pellegrino” di nome e di fatto. Sì, perché coach Matarazzo, com’è stato abituato a farsi chiamare sin dalle prime esperienze negli Stati Uniti, racchiude in sé più di una cultura e già diverse esperienze di vita, prima ancora che calcistiche. Pellegrino Matarazzo nasce in New Jersey, patria di un’altra stella italo-americana come Pepito Rossi, il 28 novembre 1977, ma nelle sue vene scorre evidentemente sangue nostrano: per la precisione campano, considerando il padre originario di Ospedaletto d’Alpinolo (AV) e la mamma cilentana (Montecorice, SA).
Lo scorso 28 giugno, la famiglia Matarazzo ha potuto finalmente festeggiare l’aritmetica promozione in Bundesliga dello Stoccarda di Pellegrino, capace di riportare nell’Olimpo del calcio tedesco una società storica, che ha lanciato giocatori del calibro di Sami Khedira e Mario Gomez, centravanti che ha deciso di chiudere la carriera da professionista proprio in biancorosso.
La famiglia di Pellegrino Matarazzo, capitanata dallo zio Carlo, ha atteso il grande evento proprio a Montecorice, prima di dare il via alla festa e far sentire (anche a distanza) il proprio affetto.
Sin da piccolo, Pellegrino risulta legato al calcio in maniera indissolubile: ci mette davvero poco ad entrare nella hall of fame della Fair Lawn High School per meriti sportivi, visti i risultati raggiunti sul campo al liceo. Ha poi conseguito una laurea in matematica alla Columbia University, cosa piuttosto inusuale, se vogliamo, per qualcuno che vorrebbe affacciarsi al calcio che conta.
Nel 2000, Pellegrino Matarazzo vola in Germania e inizia a giocare nelle leghe regionali, collezionando 142 presenze. I problemi al ginocchio, però, non gli danno tregua e lo costringono a ritirarsi a 33 anni nel 2010. Intraprende subito il percorso da allenatore, iniziando col gestire la Primavera del Norimberga, compagine nella quale era finito a giocare.
La svolta nel 2017: l’Hoffenheim gli propone di allenare l’Under 17. Passare dall’Under 19 all’Under 17 potrebbe sembrare un evidente passo indietro, ma in quell’U17 c’è un ragazzo che si chiama Julian Nagelsmann, suo compagno di stanza per 10 mesi durante il corso per diventare allenatore. Dopo appena 6 mesi in Under 17, Pellegrino viene chiamato in prima squadra per entrare a far parte dello staff tecnico dello stesso Nagelsmann, che condurrà l’Hoffenheim alla prima storica qualificazione in Champions League.
Poi, la chiamata dello Stoccarda: prima avventura da allenatore di una prima squadra e subito “obiettivo raggiunto”. Subentra a Tim Walter poco dopo Natale e centra il salto di categoria, riportando lo Stoccarda in Bundesliga. Ancora un anno di contratto e tanta voglia di stupire, stavolta nella prima serie tedesca.
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