Catania-Avellino: la conferenza stampa di Pazienza pre partita (Playoff Serie C)

L’attesa è finita. Avellino pronto a scendere nuovamente in campo, dopo 24 giorni di stop. Si aprono le porte del secondo turno nazionale dei playoff di Serie C, con i Lupi di Michele Pazienza chiamati ad affrontare il Catania di Michele Zeoli, qualificato agli spareggi promozione grazie alla vittoria della Coppa Italia di categoria e reduce dal doppio confronto con l’Atalanta U23. Giornata di vigilia per il tecnico biancoverde, che ha presentato la sfida direttamente dal ritiro di Sturno, dove Patierno e compagni hanno sostenuto due sedute di allenamento prima della partenza per la Sicilia. Domani, al “Massimino”, calcio d’inizio previsto per le ore 20.30.

Le dichiarazioni di Pazienza alla vigilia di Catania-Avellino (Playoff Serie C)

Queste le parole di mister Pazienza in vista di Catania-Avellino: “Entriamo in una fase in cui qualsiasi squadra che incontri ha sicuramente dei valori importanti, perché ha passato dei turni contro avversari tosti, difficili. In questa fase ci sono per forza di cose avversari forti e con valori importanti. Avere la possibilità di conoscere gli avversari potrebbe essere un vantaggio, così come lo è per loro. La differenza è che il Catania ha cambiato allenatore e sistema di gioco, rispetto a quanto visto nell’arco del campionato. Nella giornata di ieri, abbiamo cercato di prepararla al meglio, facendo degli accorgimenti in base alle loro modifiche e ai loro cambiamenti.

Giocare più di spada che di fioretto è una qualità che in questa categoria fa spesso la differenza e spesso viene richiesta. Non sempre si può giocare bene o in maniera pulita. Lo abbiamo visto spesso nelle nostre partite, quando magari ci sono meno spazi e le partite vengono decise da un singolo episodio. Lo abbiamo vissuto, anche sulla nostra pelle, in partite come quella di Taranto.

La lunga attesa? Sono soddisfatto, in linea di massima, della condizione e della proposta vista nei test che abbiamo fatto, ma poi la condizione ottimale la si ottiene giocando partite vere. Abbiamo cercato di arrivarci nel migliore dei modi, per una condizione ottimale, ma è chiaro che la partita è l’allenamento migliore che si possa fare.

La squadra è pronta, la squadra ha voglia di tornare a giocare e dal punto di vista mentale c’è quella adrenalina e quella attesa che accompagna un evento del genere. Anche perché questa attesa qualcosa ci ha tolto dal punto di vista nervoso. Ma adesso ci siamo, i ragazzi non vedono l’ora di scendere in campo e sappiamo quanto vale per ambo le tifoserie. Per noi vale tantissimo.

Il cammino playoff? Abbiamo due partite da giocare contro il Catania, adesso dobbiamo pensare esclusivamente a queste. Poi, il resto, lo vedremo al momento opportuno.

L’approccio? È folle pensare di sottovalutare l’avversario solo perché lo si è battuto due volte in campionato. Va accantonato quanto successo in campionato, perché servirà per la storia e servirà un domani, ma noi dobbiamo vivere di presente. Nel presente, tutto ciò che è stato fatto va azzerato, bisogna ricostruire e fare qualcosa di importante, giocando 180 minuti con l’energia giusta, la voglia giusta, l’umiltà giusta, soprattutto. Quell’umiltà che ci ha permesso di ottenere i risultati nell’arco di tutto il campionato.

Il Catania di Zeoli? Affrontare una squadra di cui si conosce le caratteristiche tecniche, fisiche, caratteriali, potrebbe essere un vantaggio, così come lo è per loro. È chiaro che poi queste caratteristiche vanno applicate alla strategia della gara. Il Catania ci dà la possibilità di conoscere i calciatori, ma ha cambiato sistema, calciatori, e questo si vede anche dal fatto che hanno subito meno gol nell’ultimo periodo.

I cambi? Sono importanti a prescindere, non solo nei playoff. Perché con cinque cambi un allenatore ha la possibilità di andare a determinare, andando a cambiare quegli equilibri che si sono instaurati nell’arco di una gara, nei primi 55-60 minuti. Ma a volte bastano anche 5-10 minuti finali, soprattutto nei playoff, perché succede di tutto, saltano tutti gli schemi e subentra la voglia di vincere e passare il turno per raggiungere l’obiettivo. Questo fa sì che si possa trovare la soluzione per raggiungere l’obiettivo.

Il pomeriggio di sabato? Mi auguro che sia di buon auspicio e che possa sortire lo stesso effetto e lo stesso risultato della partita vinta a Catania ad ottobre scorso. L’affetto e l’apporto del pubblico, prima di una partita così importante, ti dà sempre qualcosa in più e ti fa dare quel qualcosa in più rispetto alle altre situazioni.

I playoff? Sono passate perlopiù le teste di serie, ma non è matematica, non è una scienza esatta. Basta guardare le statistiche degli anni passati, dipende di anno in anno. Sicuramente, è un dato di fatto che farà statistica in vista delle prossime stagioni. Ma non è matematica e questo ci deve far capire che dobbiamo avere la massima attenzione, al di là del vantaggio di essere testa di serie.

Il Catania ha giocatori che hanno molta più esperienza, nella gestione dei momenti della gara. Probabilmente è una squadra meno fresca atleticamente rispetto ad una Juventus Next Gen, che ha caratteristiche molto diverse da questo punto di vista. Ma l’esperienza può fare la differenza in certi momenti, quindi bisogna analizzare pregi e difetti. Ragioniamo solo sulla gara di domani, pensiamo a questa, poi vedremo il ritorno”.

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