Capienza Stadio Partenio-Lombardi, Festa: “Aumento in Curva Sud, ecco il piano”

Al contrario di quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, in occasione di Avellino-Monterosi, la squadra di Michele Pazienza non potrà contare su un numero di spettatori superiore alle 7.000 unità nella prossima partita casalinga con l’Audace Cerignola. No ad una seconda deroga da parte del Sindaco Gianluca Festa, protagonista in giornata di una nuova riunione fiume in Prefettura, iniziata in tarda mattinata e conclusasi nel primo pomeriggio.

Le dichiarazioni del Sindaco Festa: la capienza, l’aumento in Curva Sud e il problema strutturale

Il lungo confronto con il Prefetto Spena, l’US Avellino, il Questore e i rappresentanti delle forze dell’ordine interessate, ha costretto il primo cittadino a frenare i facili entusiasmi, per un aumento di capienza che sembrava scontato dopo l’ultimo weekend. Il Comitato, convocato per l’ordine e per la sicurezza delle manifestazioni sportive che vedono protagonista la società del patron D’Agostino, ha chiarito numeri, norme, modalità e superfici necessari per ampliare la capienza dello “Stadio Partenio-Lombardi”.

“Ho sottoscritto convintamente la mia ordinanza nella giornata di sabato, – ha ribadito il Sindaco Festa – perché è tornata la passione e non potevo lasciare 1.000 ragazzi in strada. Ho assistito a 95 minuti di tifo con una curva piena, non succedeva da tempo. Non potevo deludere la voglia di tifare e la passione di questi ragazzi, avellinesi irpini. Non potevamo non aprire lo stadio, sempre rispettando le norme e la sicurezza.

C’è una normativa vigente che va rispettata. Il mio non è stato certo un atto campato in aria, essendo un’ordinanza d’urgenza indifferibile, ma secondo il tavolo non ci sono questi presupposti, tali da giustificare un’ulteriore ordinanza, che sarebbe inefficace. Allo stesso tempo, abbiamo convenuto di lavorare tutti insieme per l’ampliamento della Curva Sud senza deroghe. C’è una norma del ’96 che prevede la disponibilità di un’area al servizio di un settore, che deve essere la metà del numero di spettatori. Per 5.620 unità, che sarebbe la potenziale capienza della curva, occorrerebbero più di 2.800 metri quadrati, nel caso in cui dovesse evidenziarsi un problema.

L’area di prefiltraggio è uno spazio diverso, ma si intende il corridoio della curva che si estende verso la Terminio, che deve essere almeno di 2.800 mq, altrimenti non si può avere ad una capienza di 5.620. Probabilmente, eliminando l’inferriata che divide la Curva Sud dalla Terminio, si può lavorare per l’ampliamento della Curva Sud, mantenendo l’ingresso di via Greco in una semi-promiscuità, in comproprietà tra i due settori. Con qualche accorgimento, seguendo tali indicazioni, lavoriamo per l’ampliamento per la sfida con il Francavilla del prossimo 4 novembre, per arrivare a 5.620 in curva e ad una capienza totale di circa 7.700 unità.

 L’ampliamento della Terminio? Se sarà questa la soluzione per ampliare la Sud, che andrà valutato e validato dalla commissione provinciale, andrebbe realizzata un’area cuscinetto tra il settore ospiti e la Terminio, all’altezza del settore ospiti, in prossimità della Terminio. Una volta eliminata l’inferriata, un’area cuscinetto andrà traslata dalla parte opposta per motivi di sicurezza. La priorità è ampliare la Sud, in maniera organica e strutturata. Se le cose dovessero continuare ad andare bene, penso sia auspicabile un ampliamento della Terminio, ma il tema non potranno mai essere i sediolini.

Oggi, la Terminio ha un corridoio la cui superficie è pari a 890 mq, quindi teoricamente può arrivare fino a 1.800 spettatori. Una parte di quei metri quadrati, però, saranno utilizzati per la curva. Le norme sono abbastanza stringenti e restrittive, ma noi dobbiamo lavorare per garantire l’ampliamento del numero di spettatori. La Terminio ha bisogno comunque di due ingressi, ma lato Curva Nord c’è il problema degli ospiti e quindi un problema di sicurezza, rispetto al settore ospiti. Troppa vicinanza e troppe persone, ma soprattutto ci devono essere due ingressi per i settori, uno a monte e uno a valle.

Viste le condizioni normative e strutturali attuali, realisticamente non si può andare oltre i 9.900 spettatori, ammesso che si possa arrivare a questa cifra. Un passo alla volta. Noi dobbiamo agire oltre le condizioni date, ma secondo le norme vigenti, sempre più stringenti. La Curva Nord? C’è un problema tornelli, che non sarebbe complicato risolvere in linea di massima, è un settore chiuso da almeno 10 anni. Iniziamo con la curva, poi l’ampliamento della Terminio e magari un pezzetto di Montevergine. Cerchiamo di arrivare prima a 9.999. Ove mai avessimo 12.000 richieste, magari si può fare anche un pensierino per la Nord, almeno valutare se ci sono le condizioni per andare oltre.

Il nuovo stadio? Emerge in queste settimane quanto sia necessario realizzare un nuovo impianto sportivo, un nuovo stadio. Non essendo Salerno, che ha 100 milioni di euro per lo stadio dalla regione, noi ci attrezziamo, siamo autonomi. In questo caso, riusciremo a fare un bello stadio in project. Noi non ci lamentiamo, al contrario di chi usufruisce di aiutini. Lo stadio serve e lo facciamo con le risorse locali. Aspettiamo che il progetto di Zavanella, con tutti gli elaborati, venga presentato in comune. I suoi tecnici sono anche venuti in comune per conoscere l’elenco completo di tutti gli elaborati, ora aspettiamo che ci vengano consegnati.

Mi rendo conto che il progetto non è cosa semplice, rispetto anche alle norme. Immaginare la costruzione di uno stadio da 21-22.000 posti, centro commerciale, sottoservizi, impianti di sicurezza, non è assolutamente facile. Mi rendo conto che ci sia stato bisogno di qualche mese, ma adesso mi auguro che si stringa. Ricevuto il progetto, al di là della conferenza dei servizi che fa capo al settore commerciale, noi siamo almeno in grado di mettere a bando il progetto, con la prospettiva di arrivare a fine stagione calcistica con l’iter completato, per poi poter cominciare l’abbattimento e la costruzione del nuovo stadio.

Il project tiene dentro la parte commerciale, quindi la conferenza dei servizi è necessaria a prescindere, ma avere la proposta progettuale completa ci consente un’istruttoria, una valutazione e la convocazione in regione della conferenza dei servizi, che poi in realtà non è una cosa impossibile, essendo una deroga ad alcune valutazioni.

Il nuovo Avellino di Pazienza? Abbiamo una squadra potenzialmente a trazione anteriore, con due giocatori per ogni ruolo e un attacco che non sfigurerebbe anche in Serie B probabilmente. Abbiamo l’attacco migliore della categoria. La squadra c’è, è competitiva e completa in ogni reparto. Attacco stellare e uno dei primi organici della C, su tutti e tre i gironi. Pazienza, poi, è stato bravo a rivitalizzare e valorizzare anche calciatori come Ricciardi che sembravano avere un ruolo più marginale, anche grazie a qualche infortunio che lo ha costretto a cambiare qualcosa. Il tutto senza dimenticare il reintegro di Casarini, che è stato un toccasana”.

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