Al termine dell’amichevole Campobasso-Avellino, il tecnico dei lupi Piero Braglia ha commentato la sfida ai microfoni di PrimaTivvu.
Campobasso-Avellino 2-2: le dichiarazioni di Braglia nel post partita
Queste le sue parole: “Davanti hanno fatto bene sia Bernardotto che Santaniello, anche a centrocampo abbiamo accompagnato bene. Non si può però prendere sei contropiedi in quella maniera lì. Vuol dire che non c’è equilibrio e che eravamo messi male Vuol dire che qualcuno ragionava per conto suo all’interno della squadra. Queste sconfitte ti permettono di capire cosa puoi fare e cosa non puoi fare. In questo momento è ben chiaro cosa abbiamo a disposizione. Tra sette giorni giochiamo una partita di Coppa Italia e figure del cavolo io non ne voglio fare”.
Braglia ha poi proseguito: “Se qualcuno se l’è scordato, questa è la Serie C. Si difendono, ripartono, hanno passi diversi. Noi non abbiamo fatto granché nella preparazione alla partita. Ci interessa fare bene in campionato. L’entusiasmo lo dobbiamo ritrovare alla svelta, le motivazioni che ci hanno contraddistinto tutto l’anno scorso. Senza quelle facciamo fatica. L’anno scorso eravamo una squadra da primi otto posti e abbiamo fatto un mezzo miracolo, se pensiamo di essere diventati bravi dobbiamo iniziare a preoccuparci. Nel calcio i ragazzini volano e noi siamo stati superficiali, approssimativi in tutto. Plescia? C’era una squadra di Serie A che aveva già un diritto di recompra verso il ragazzo. La società è stata brava. Un ragazzo di prospettiva. Io non so che cosa si vuole. Questo è un gruppo abituato a lavorare. Prime donne non ne abbiamo e non ne vogliamo”.
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