Calciomercato Avellino, Di Somma: “Illanes vuole solo noi, Dossena non si muove”

AVELLINO CALCIO – Ospite di Contatto Sport, negli studi di Prima Tivvù, il Direttore Sportivo Salvatore Di Somma ha tracciato un primo bilancio della stagione dell’Avellino, che ha chiuso al terzo posto il suo 2020.

Queste le parole del DS Di Somma:La fase finale del 2020? Avevamo bisogno di quella vittoria con la Vibonese per ritrovarci un attimino, per il morale, perché venivamo da una sconfitta pesante a Bari. Sapevamo che tutta la settimana la squadra non era tranquilla, non era serena, per la figuraccia fatta a Bari, ma nonostante una situazione non semplice siamo riusciti a incamerare i tre punti con la Vibonese. Erano importanti più per il morale che per la classifica.

La classifica a fine 2020? Speravo di vedere l’Avellino lì, considerando le tante difficoltà che abbiamo avuto durante l’anno. Siamo lì, anche se in compagnia di altre squadre, ma è un risultato importante e siamo in linea con l’obiettivo prefissato ad inizio stagione: abbiamo sempre detto di volerci classificare dal quinto posto in su.

Il nostro organico? Noi abbiamo costruito la squadra in un mese, non era facile. Abbiamo confermato soltanto due calciatori: Laezza e Marco Silvestri. In un mese, fare una squadra e completare una rosa di 19-20 calciatori non è facile, puoi sicuramente sbagliare qualcosa. Non è tutto scontato. Però, al di là di questo, siamo contenti di quanto fatto, sia io che l’allenatore; adesso aspettiamo le ultime due partite del girone d’andata per tracciare un primo bilancio, per poi cercare di continuare così e migliorare un po’ la classifica finale.

Abbiamo affrontato problemi non indifferenti: contro il Catania, ad esempio, abbiamo giocato la partita con Fella nel ruolo di mezzala, senza dimenticare altre gare in cui eravamo falcidiati da casi Covid e infortuni. Non è stato facile, quindi essere al terzo posto è un traguardo importante al momento.

Come vivo le partite? Ho una tensione addosso che va oltre, specialmente quando si tratta dell’Avellino. Quando ero con altre squadre, il mio atteggiamento era sicuramente un po’ diverso. Le responsabilità, per me, ad Avellino sono tantissime. Sento personalmente il peso e la responsabilità di dover ottenere dei risultati. Conosco benissimo la piazza e ho invitato anche i ragazzi ad avere un atteggiamento diverso, perché alcuni di loro non si sono resi ancora conto della piazza e della tifoseria che hanno alle spalle.

Purtroppo, i ragazzi non conoscono ancora la spinta e la forza che ti può dare una tifoseria e una piazza del genere. Giocando senza pubblico, dai sicuramente di meno rispetto a quello che potresti dare e non capisci dove sei capitato realmente. Lo striscione post Bari? Penso che grazie a quello abbiano capito dove sono capitati, è servito e si è visto subito con la Vibonese.

Burgio? È un 2001, è un ragazzino, che fino a qualche mese fa si confrontava con i giovani. Adesso, ha pagato un po’ una realtà così importante e il suo rendimento non è stato soddisfacente. Nonostante ciò, da ieri, ho ricevuto 7 chiamate per Burgio, da società importanti di Lega Pro che volevano sapere se Burgio potesse liberarsi o meno a gennaio. Questo la dice lunga sul suo valore. È il giocatore più richiesto dell’Avellino e io credo tantissimo in questo ragazzo. Ha una situazione un po’ particolare anche a casa e questo può averlo condizionato. L’Atalanta ha chiesto di riportarlo alla base per girarlo a qualche altra società di C.

La difesa? I fabbricati si costruiscono dalle fondamenta, come le squadre di calcio. Però, ricordiamoci che se l’Avellino non avesse preso quei 4 gol a Bari, sarebbe oggi la terza miglior difesa del campionato. A Bari è stata una partita disgraziata, caratterizzata da svarioni ed episodi che non si vedono neanche in terza categoria. Con la Ternana sono stati episodi diversi.

Il portiere? Forte è sicuramente un giocatore importante per noi, così come Pane. Francesco ha superato gli episodi di Bari con l’ottima prestazione contro la Vibonese.

Il rendimento di D’Angelo? Non è una sorpresa sotto il profilo delle prestazioni, mentre sono una sorpresa quei 4 gol segnati. Speriamo ne faccia altri nel girone di ritorno, chiaramente. A livello di intensità e di continuità non è una sorpresa.

Delusione Bruzzo? L’anno scorso le giocò tutte, segnando anche 6 gol. Noi lo abbiamo potuto apprezzare realmente solo nella prima uscita a Renate, poi ha avuto delle difficoltà più caratteriali che tecnico-tattiche. Ha fatto qualche apparizione, ma ha giocato poco. Probabilmente ha digerito poco alcune cose che gli sono state dette, ha pagato alcune situazioni.

Il ritorno di Illanes? C’è la volontà da parte dell’entourage di tornare ad Avellino. Noi abbiamo la necessità di prendere un difensore centrale e abbiamo individuato in Illanes il profilo ideale. È un giocatore che conosciamo bene, l’anno scorso è cresciuto tantissimo qui. Finora ha rifiutato altre 4-5 proposte, tra cui quelle di Palermo e Catania, lui vuole solo Avellino. Siamo fiduciosi di poter chiudere la trattativa nei prossimi giorni.

Le prossime mosse di mercato? Qualcosa dobbiamo fare per rinforzare la squadra. Siamo anche alla ricerca di un centrocampista, considerando che il mister ha deciso di continuare con questo 4-4-2. Se giochi con questo sistema tattico, ci vuole una batteria di esterni difensivi e offensivi, quindi qualcosa dovremo fare da quel punto di vista.

Miceli? Noi abbiamo grandissima fiducia in Mirko, così come abbiamo grandissima fiducia in Dossena, Rocchi e Luigi Silvestri. Io non ho mai offerto i giocatori dell’Avellino al Potenza o ad altre società. Se li vogliono, ci chiamano e ne parliamo. Ma io non mi sono mai sognato di offrire i miei calciatori ad altre società. Mi chiamò prima di Natale il Presidente del Potenza, Salvatore Caiata, per l’amicizia che ci lega: parlando dei calciatori che avremmo potuto far uscire, mi ha manifestato il suo interesse per Dossena. Io gli ho risposto: Dossena non si muove da Avellino, stop.

Tribuzzi? L’ho cercato anche ad ottobre, ma per il Frosinone è un titolare ed è attualmente incedibile. Mastalli della Juve Stabia? C’è anche la concorrenza della Salernitana, è sicuramente un giocatore importante. Mastalli è una mezzala, è uno che gioca nei tre, quindi è di difficile collocazione nel nostro 4-4-2. Giochiamo a due, abbiamo già Aloi, D’Angelo e De Francesco, quindi ne cerchiamo un quarto di qualità.

Errico nel 4-4-2? L’anno scorso, ha giocato un campionato intero da esterno sinistro, ha fatto quel ruolo anche nel 3-5-2. Pensiamo lo possa fare senza problemi. Rocchi di nuovo alla Cavese? Non è arrivata nessuna richiesta da parte della Cavese, lui non si è neanche lasciato bene con la proprietà l’anno scorso. Al momento non c’è niente”.

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