Avellino-Taranto, Capuano: “Avversario forte, Perinetti ha portato pressione sull’arbitro”

AVELLINO-TARANTO – Alla vigilia della sfida in programma al “Partenio-Lombardi”, mister Eziolino Capuano ha parlato in conferenza stampa per presentare l’impegno di domani, senza dimenticare le schermaglie dialettiche di inizio settimana e le parole di Giorgio Perinetti nel dopo gara di Avellino-Lucchese.

L’Avellino è una squadra molto forte, – ha detto Capuano – attrezzata al pari del Benevento per vincere il campionato. Pazienza é un bravissimo allenatore e non lo dico io, ma come giocano le sue squadre, come si difende nei 40 metri quando decide di abbassarsi, hanno qualità davanti. Come noi, hanno cambiato tanto in estate e quindi c’è stato bisogno di un po’ di tempo per trovare la quadra. Sono fortissimi. Noi siamo lì, siamo forti anche noi, ma abbiamo un budget e degli obiettivi diversi dall’Avellino. Se siamo nella stessa posizione, o noi stiamo facendo un miracolo o anche loro hanno avuto qualche problema.

Noi abbiamo costruito un giocattolo su base triennale, – ha ribadito il trainer di Pescopagano, toccando il tema mercato – non potendo investire come le altre società. Antonini fa parte di questo giocattolo e non andrà mai via a gennaio. Noi non prendiamo per i fondelli nessuno. É un giocatore fondamentale per noi e sicuramente non vale gli spiccioli che ho visto scrivere. Alla fine dell’anno scorso abbiamo trattato Antonini con l’Empoli, che voleva portarlo in Serie A, poi abbiamo deciso di trattenerlo. Ma abbiamo deciso di non mandarlo in B a giugno, per esempio, perché per me Antonini é un giocatore di Serie A e che in Serie A può giocare con la sigaretta.

Per Antonini valgono le stesse parole che dissi su Parisi dopo un Avellino-Vibonese, quando tanti avevano ancora dei dubbi. Dissi che Parisi era come l’oro, più ce n’é e più aumenta il valore. Parisi non era un giocatore di B già all’epoca, era pronto per la Serie A e penso che lo stia dimostrando.

Le parole di Perinetti? Parliamo di un dirigente esperto ed estremamente intelligente, non furbo. C’è differenza tra furbizia e intelligenza. Sicuramente l’Avellino avrà subito dei torti e con le sue parole avrà voluto mettere un po’ di pressione sull’arbitro di questa partita. Ma se andiamo a vedere i torti subiti dal mio Taranto in questo anno e mezzo, da quando ci sono io, dovremmo fare un elenco infinito. Con la Juve Stabia abbiamo perso per una schiacciata di Candellone e non abbiamo detto nulla. Ma giusto che l’Avellino si lamenti se ha subito dei torti.

Kanouté? Non ho bisogno di dirgli nulla, perché è un professionista di una serietà assoluta. Domani gioco anche io contro l’Avellino, contro una squadra che ho sempre voluto allenare. Ho preso una squadra allo sbaraglio e l’ho portata ai playoff, non perdendo con la Ternana, e ho incontrato persone fantastiche, che ho la fortuna di sentire ancora e di reputare amiche”.

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