Avellino-Paganese: la conferenza stampa di Braglia pre partita

A due giorni da Avellino-Paganese, mister Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno dei Lupi, in programma domenica alle ore 17.30 allo “Stadio Partenio-Lombardi”. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancoverde in sede di presentazione del match.

Le dichiarazioni di Braglia alla vigilia di Avellino-Paganese

Queste le parole di mister Braglia:La vittoria di Catanzaro? Mi ha reso felice come tutte le partite che si riescono a vincere. Sarò felice lo stesso anche se si vince con la Paganese. A Catanzaro è stata una partita interpretata bene per 60 minuti, poi abbiamo anche sofferto, ma abbiamo sofferto soprattutto perché abbiamo smesso di giocare. Ci siamo fidati un po’ troppo di ciò che stiamo facendo e di come stiamo difendendo ultimamente.

Con la Paganese dovremo approcciare bene, perché ho visto un po’ di partite insieme al mio vice De Simone e sono una buona squadra, che ha due attaccanti che si cercano e si trovano molto. Vediamo come arriveranno loro e chi recupereranno, ma noi dovremo prepararla bene se vogliamo fare risultato.

I casi Covid nella Paganese? Hanno già giocato contro la Viterbese, quindi ci condiziona fino a un certo punto. Vediamo se si negativizzano o meno, ma non sappiamo neanche chi sono. Solo qui si fa la corsa a sapere chi sono i positivi, quindi vediamo (ride, ndr).

Io del blasone guardo poco, io so che la Paganese ha dei valori e può crearci dei problemi. So che se non l’affrontiamo bene, rischiamo di fare una figuraccia e sarebbe brutto. Sarebbe brutto sciupare tutto, ma dipende tutto da noi e da quello che vogliamo fare da grandi. Sono le classiche partite dove si vede se sei diventato o meno una grande squadra. Perché se non riesci a vincere domenica, significa che non sei ancora al livello di una grande squadra. La Juventus ha vinto per 9 anni perché non sbagliava mai con le cosiddette piccole, mentre le altre toppavano sempre un certo tipo di partite. Vinceva 1-0 magari, ma vinceva. Domenica sarà un bel test per capire se vogliamo essere una squadra importante di questo girone.

Noi sapevamo le difficoltà che avremmo incontrato a Catanzaro, perché parliamo di una squadra importante e con dei valori. Per quanto riguarda i playoff, è importante come ci arrivi fisicamente, più che mentalmente. Perché se non stai bene fisicamente, puoi arrivare anche secondo, ma ti buttano fuori. A Cosenza, vincemmo i playoff giocando 9 partite, quindi ce lo siamo meritati sul campo. Gli altri giocavano meglio magari, ma noi volavamo, perché si era fatto un certo tipo di lavoro con i preparatori atletici. Più della posizione in sé, conterà molto di più come ci arriveremo. Dovremo essere bravi ad arrivarci bene se vogliamo fare qualcosa di importante.

I giocatori disponibili? Saremo quelli che saremo. Ripeto: l’importante è non sbagliare l’approccio e fare una grande partita, dimostrando che non siamo lì per caso. Di quello che è stato di quello che hanno fatto, non mi frega assolutamente niente. Io gliel’ho detto anche ieri: non sono contento di come hanno giocato a Catanzaro nell’ultima mezzora, ma io sono qui per fargli capire determinate cose, perché nessuno si deve sentire soddisfatto e appagato. Altrimenti è già mezzo morto. Io li aspetto domenica, li voglio cattivi, aggressivi, determinati, perché questa cosa è un po’ mancata a Catanzaro nell’ultima mezzora.

Il gruppo si diverte e lo si vede anche dalle piccole cose. Anche da un ragazzo che gioca poco e mi viene ad abbracciare. È un gruppo che sta bene insieme, che lavora seriamente e cerca di fare le cose in una certa maniera. Non ho mai trovato un gruppo così nella mia carriera, con persone così pulite e serie. Io, insieme ai membri dello staff, sono qui per fargli capire l’importanza della piazza in cui giocano, sono qui per fare le cose in una certa maniera e cercare di fare qualcosa di importante.

I sostituti di Miceli e D’Angelo? Gioca Dossena, perché lo reputo il sostituto ideale di Miceli. L’altro non ve lo dico. Coesistenza De Francesco-Aloi? Li abbiamo presi per farli giocare insieme, quindi sì. Anzi, forse si completano pure. Sono due giocatori forti di questa squadra, come lo sono Carriero e D’Angelo, come lo sono Marco Silvestri e lo stesso Errico, quando lo avremo. Entrambi possono fare la mezzala, perché Aloi lo ha fatto per tutto il girone d’andata prima dell’arrivo di Carriero. De Francesco si trova bene anche in una posizione più avanzata, perché a Catanzaro ha fatto bene anche da trequartista. Anzi, fa anche meglio in quella posizione, perché gli piace giocare davanti.

Le recenti decisioni arbitrali? Io ho letto quello che dicono a Catanzaro, sulla gestione dell’arbitro e tutto il resto. Onestamente ero abituato ad un altro ambiente. Va bene il possibile fuorigioco di Bernardotto sul gol, anche se andrebbe allargata l’immagine, perché non l’ho ancora rivista bene. Ma potremmo parlare dell’espulsione di Scognamillo, di alcuni episodi nella ripresa, ma con i se e con i ma non si riempie nulla. Ricordo le parole dell’allenatore della Viterbese: l’arbitro portatevelo da casa, così siete contenti.

Le condizioni di Forte e Maniero? A Catanzaro, siccome aveva fastidio, Riccardo ha fatto un grande gesto. Gliel’ho detto anche ieri nello spogliatoio, perché voglio vedere chi lo faceva al suo posto. Doveva uscire Adamo. Ha fatto un gesto che probabilmente nessun altro avrebbe fatto, in un momento in cui avrei voluto tenere due attaccanti davanti per stare alti. Forte, invece, ieri stava in piedi e camminava. Oggi ancora non l’ho visto, mentre Maniero ieri ha fatto qualcosa con noi, vediamo oggi e domani come si sente. Speriamo di recuperarlo.”

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